Quest’anno, grazie ai molteplici ed accorati appelli lanciati dal tuo blog , agli articoli di Guglielmo Bongiovanni e di Roberto Palermo, l’età media dei partecipanti si è notevolmente innalzata vedendo tra le truppe di Ruggero il Normanno la partecipazione di seri professionisti, politici , studenti universitari e gente motivata di ogni età .
Spente le luci e riposti i costumi ai complimenti si sono sovrapposte le critiche, ma anche queste sono giuste, purché non sterili e vuote, perché dalla loro valutazione si potrà prende spunto per un Palio migliore e dagli effetti più efficaci.
La nostra è una manifestazione in cui credere, o la ami o la odi, quindi ogni disprezzo ogni critica ogni negatività deve essere svincolata da giudizi personali o di parte.
Ma forse in pochi hanno notato che:
-Tutti i ruoli del Palio sono stati occupati e, cosa che non accadeva da anni, si è anche formato un plotone in più rispetto le precedenti edizioni.
-Credevamo che non fosse giusto precludere la manifestazione a ultra 50 enni e i fatti ci hanno dato ragione, nel Palio ci ha anche creduto e ci crede ancora il signor Angelo Capizzi che con i suoi 71 anni ha superato le selezioni come cavaliere giostrante del quartiere Canali , vestendo ancora una volta l’abito del figurante.
-Le prove di selezione al Campo S. Ippolito si sono svolte in maniera pacata e senza alcun incidente, abbiamo affidato a seri professionisti la parte zooiatrica, ai Dott.ri Veterinari Gellina e Atanasio, e la parte tecnica, ai Sig. ri Crisafulli, Giunta e Manuella, i quali sono stati all’altezza dei compiti affidatigli seguendo costantemente tutte le fasi con grande professionalità.
-L’allarmismo iniziale sulla riduzione delle Dame, Notabili, Ancelle e Paggi, è stato superato direi in maniera apprezzabile infatti si sono avuti dei cortei più snelli e più attinenti alla realtà storica rappresentata.
-La preoccupazione di alcuni sulla riduzione dei Tamburi è stata superata; avevamo ragione, si può suonare anche in 8 (Otto) per gruppo , il problema non è nella quantità dei tamburi e delle trombe ma nella qualità dei musicanti, e debbo dire che nonostante la riduzione dei musici, i gruppi si sono organizzati, il livello di preparazione dei figuranti è stato più alto pur mantenendo i numeri stabiliti dal Tavolo di Lavoro.
-Nonostante le critiche che parlano di un cerimoniale freddo e stereotipato, si è ritornati all’antico protocollo della giostra fortemente voluto dal Sindaco Carmelo Nigrelli, dall’Assessore Calogero Cimino e condiviso dal sottoscritto, infatti solo dopo la lettura del bando che attribuiva la vittoria al quartiere Castellina, l’Arena S. Ippolito è esplosa in una forte ovazione, e vi è stata una sola premiazione, quella del Conte che dona il Vessillo al Quartiere vincente.
Chi ti scrive, caro Agostino , ama il Palio, ci crede e vi lavora tutto l’anno incessantemente, sacrificandovi passatempi , famiglia e tempo libero.
Da Guerriero a Notabile e da Gran Magistrato a Coordinatore ho vissuto sempre con estremo impegno il mio ruolo collaborando da prima con l’Azienda di Soggiorno e Turismo successivamente con ogni Amministrazione Comunale, indipendentemente dal colore politico e dalla simpatia personale con l’assessore di turno.
Penso che il Palio debba essere un momento culturale, un confronto di tradizioni e non una semplice festa di paese, e quindi cerchiamo tutti insieme di riportarlo al rango che merita, facciamo si che diventi una vetrina internazionale del turismo e che sia il fiore all’occhiello della nostra città.
Infine, un sentito ringraziamento e un saluto particolare va ai miei stretti collaboratori che, ancora adesso e per molti giorni ancora, lavoreranno insieme a me, per la parte del Palio che nessuno conosce o ignora: la raccolta di tutti i materiali utilizzati con inventario e spedizione alle ditte.
A Conclusione della manifestazione mi sarebbe piaciuto stringere la mano a tutti coloro che hanno partecipato, materialmente non è stato possibile, ma il loro sforzo, la loro presenza, il loro entusiasmo e l’alta motivazione mi portano a essere certo che il Palio è ancora una storia in cui credere.
Grazie al Popolo del Palio
Il Coordinatore del Palio dei Normanni
Germano Crocco
La nostra è una manifestazione in cui credere, o la ami o la odi, quindi ogni disprezzo ogni critica ogni negatività deve essere svincolata da giudizi personali o di parte.
Ma forse in pochi hanno notato che:
-Tutti i ruoli del Palio sono stati occupati e, cosa che non accadeva da anni, si è anche formato un plotone in più rispetto le precedenti edizioni.
-Credevamo che non fosse giusto precludere la manifestazione a ultra 50 enni e i fatti ci hanno dato ragione, nel Palio ci ha anche creduto e ci crede ancora il signor Angelo Capizzi che con i suoi 71 anni ha superato le selezioni come cavaliere giostrante del quartiere Canali , vestendo ancora una volta l’abito del figurante.
-Le prove di selezione al Campo S. Ippolito si sono svolte in maniera pacata e senza alcun incidente, abbiamo affidato a seri professionisti la parte zooiatrica, ai Dott.ri Veterinari Gellina e Atanasio, e la parte tecnica, ai Sig. ri Crisafulli, Giunta e Manuella, i quali sono stati all’altezza dei compiti affidatigli seguendo costantemente tutte le fasi con grande professionalità.
-L’allarmismo iniziale sulla riduzione delle Dame, Notabili, Ancelle e Paggi, è stato superato direi in maniera apprezzabile infatti si sono avuti dei cortei più snelli e più attinenti alla realtà storica rappresentata.
-La preoccupazione di alcuni sulla riduzione dei Tamburi è stata superata; avevamo ragione, si può suonare anche in 8 (Otto) per gruppo , il problema non è nella quantità dei tamburi e delle trombe ma nella qualità dei musicanti, e debbo dire che nonostante la riduzione dei musici, i gruppi si sono organizzati, il livello di preparazione dei figuranti è stato più alto pur mantenendo i numeri stabiliti dal Tavolo di Lavoro.
-Nonostante le critiche che parlano di un cerimoniale freddo e stereotipato, si è ritornati all’antico protocollo della giostra fortemente voluto dal Sindaco Carmelo Nigrelli, dall’Assessore Calogero Cimino e condiviso dal sottoscritto, infatti solo dopo la lettura del bando che attribuiva la vittoria al quartiere Castellina, l’Arena S. Ippolito è esplosa in una forte ovazione, e vi è stata una sola premiazione, quella del Conte che dona il Vessillo al Quartiere vincente.
Chi ti scrive, caro Agostino , ama il Palio, ci crede e vi lavora tutto l’anno incessantemente, sacrificandovi passatempi , famiglia e tempo libero.
Da Guerriero a Notabile e da Gran Magistrato a Coordinatore ho vissuto sempre con estremo impegno il mio ruolo collaborando da prima con l’Azienda di Soggiorno e Turismo successivamente con ogni Amministrazione Comunale, indipendentemente dal colore politico e dalla simpatia personale con l’assessore di turno.
Penso che il Palio debba essere un momento culturale, un confronto di tradizioni e non una semplice festa di paese, e quindi cerchiamo tutti insieme di riportarlo al rango che merita, facciamo si che diventi una vetrina internazionale del turismo e che sia il fiore all’occhiello della nostra città.
Infine, un sentito ringraziamento e un saluto particolare va ai miei stretti collaboratori che, ancora adesso e per molti giorni ancora, lavoreranno insieme a me, per la parte del Palio che nessuno conosce o ignora: la raccolta di tutti i materiali utilizzati con inventario e spedizione alle ditte.
A Conclusione della manifestazione mi sarebbe piaciuto stringere la mano a tutti coloro che hanno partecipato, materialmente non è stato possibile, ma il loro sforzo, la loro presenza, il loro entusiasmo e l’alta motivazione mi portano a essere certo che il Palio è ancora una storia in cui credere.
Grazie al Popolo del Palio
Il Coordinatore del Palio dei Normanni
Germano Crocco