giovedì 1 ottobre 2009

La Venere di Morgantina tornerà. Ma nel 2011. Se va bene.

Piazza Armerina. La Venere di Morgantina tornerà in Sicilia. Ma nel 2011. Infatti, se fino ad oggi si pensava che la famosa statua tornasse durante la prossima primavera, dal ministero dei Beni culturali ci dicono che non si muove dal Getty Villa, il museo di Los Angeles dove è custodita, almeno fino al 31 dicembre 2010. Quindi, considerato il tempo della burocrazia per il “rimpatrio”, la scultura scolpita da uno degli allievi di Fidia nel IV secolo a.C, potrà arrivare, se le pratiche saranno espletate con celerità, nel 2011. A parlare dal ministero è la dottoressa Cristina Papadopulos, dirigente del ministero retto attualmente dal ministro Sandro Bondi “Secondo la convenzione sottoscritta con il Getty Museum il 25 settembre 2007 – dice la Papadopulos - la statua dell’Afrodite di Morgantina resterà in prestito presso il museo di Los Angeles fino al 31 dicembre 2010 e sarà esposta con la legenda “prestata dalla repubblica italiana – regione siciliana”. Nel momento in cui la statua rientrerà in Italia il ministero e la regione siciliana si accorderanno per dare in cambio per un periodo quadriennale al Getty una statua di pari pregio oppure altre opere della stessa importanza. Tuttò ciò che è successivo al rientro della statua sarà concordata tra le parti. Ancora non ci sono contatti tra il ministero e la regione. Abbiamo abbastanza tempo per concordare. Se c’è un accordo – conclude la Papadopulos - la statua potrebbe, dopo i 4 anni tornare, al Getty. Tutto è sottoposto ad intese che ci saranno tra il ministero dei Beni Culturali, la regione Siciliana e il Getty Museum”. Insomma, la statua ritornerà ma nel 2011. Ci sarà quindi più tempo per organizzare l’accoglienza. Se arrivasse adesso tutti sarebbero impreparati. Non si sa dove dovrebbe essere ospitata, il sistema viario è ancora quello delle mulattiere di una volta, non c’è un adeguato raccordo tra i sistemi turistici locali e in particolare con quello della villa romana del Casale, vero e proprio attrattore turistico, che ospita dai cinque ai seicentomila visitatori l’anno quando va a pieno regime. La storia della statua della Venere è tipica di quelle opere d’arte trafugate e finite nel mercato internazionale. Il primo documento per il trasferimento della Venere è datato 18 marzo 1986. E’ una sorta di fattura, scritta a mano e del tutto priva di una parvenza di autenticità, in cui tale Renzo Canavesi, vende per 400 mila dollari la statua ala ditta Robin Fined, una società londinese. In seguito la statua fu acquistata nel 1988 dal Getty Museum per la straordinaria cifra di 18 milioni di dollari. Intanto attorno alla statua persiste un mistero. Quella esposta al Getty Villa, potrebbe non essere tutta originale. Infatti, secondo quando ha dichiarato nel 1989 il capo dei trafugatore Giuseppe Mascara, la statua durante il suo trasferimento è stata tagliata in tre pezzi. Pare – sempre secondo le dichiarazioni di Mascara – che la testa fosse stata venduta in Svizzera. Quindi, il capo della Venere attualmente a Los Angeles potrebbe appartenere ad un altro reperto.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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