mercoledì 21 luglio 2010

Il Generale abbandonato, neanche i turisti possono fotografarlo

“No se puede tomar una foto del monumento”. Impossibile fare una foto al monumento del generale Cascino, posto nella centralissima piazza omonima. Questo lamentavano, ieri mattina, un gruppo di 4 spagnoli in visita nella nostra città. Alla fine hanno desistito a fare delle foto, all’eroe della prima guerra mondiale, morto a Gorizia nel 1917, medaglia d’oro al valor militare, le cui spoglie riposano al Pantheon di Palermo. La gigante palma che sta ai lati del nostro Generale ne impedisce la visuale completa. In un discreto italiano, il gruppo di spagnoli, provenienti da Barcellona, innamorati della Sicilia, facevano seguire, alle parole di apprezzamento per lo straordinario patrimonio che vanta la città, giudizi negativi sulla stato di conservazione. “ E’ incredibile che non si possa fare un foto a questo monumento perché gli alberi ne coprono la visuale. Volevamo portare a casa, per ricordo, le parole che sono scritte, in latino, ai lati del monumento in marmo dedicato a questo eroe. Abbiamo provato da tutte le parti alla fine abbiamo desistito perché gli alberi coprivano sempre una parte della scritta.” I quattro giovani spagnoli, tutti studenti universitari di storia moderna, hanno mostrato anche uno spirito di osservazione acuto oltre ad essere preparati sulla storia della città dei mosaici “Non è il solo monumento che risulta abbandonato nella vostra città. Abbiamo visto parecchie chiese del centro storico che non solo sono chiuse ma lasciate in totale abbandono, a cominciare dai Teatrini, e l’erbaccia, le piante crescono su quasi tutti i prospetti dei monumenti che hanno rilevanza storico-artistica. Peccato perché Piazza Armerina è una bellissima cittadina.” “Stiamo aspettando l’approvazione del bilancio per poter intervenire su queste segnalazioni a cominciare dalla piazza Generale Cascino dove è previsto lo spostamento degli alberi in altra zona per lasciare il Generale Cascino visibile a tutti i nostri turisti” è stata la replica dell’assessore al verde Giuseppe Di Prima.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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