martedì 20 luglio 2010

La Pinacoteca dimenticata

La Pinacoteca dimenticata. Il comitato quartiere Monte chiede all’amministrazione comunale a che punto siano arrivate le procedure di apertura dell’ex convento dei francescani promesso e pubblicizzato da tempo ma mai realizzato concretamente: “E’ proprio vero, prendersi cura di qualcosa o qualcuno è davvero cosa importante. L’esordio potrebbe non apparire dei migliori se non fosse finalizzato all’intenzione e all’attenzione che si intende attirare verso il centro storico cittadino come unico elemento di vero interesse per la valorizzazione di una città turistica come Piazza Armerina” sostiene il presidente del comitato Filippo Rausa “Diverse infatti, risultano essere, sollevate sia da associazioni cittadine che da privati, le attenzioni che vengono date all’incuria in cui versa il centro storico; ma quello che ancora di più viene chiesto, è il ripristino di tutte quelle funzionalità che da sempre hanno determinato la peculiarità di questi luoghi che sanno così d’antico ma anche così di vissuto. Uno di questi è l’ex convento dei francescani” denuncia il presidente del comitato di quartiere Rausa “ Posto nella centralissima via Monte, luogo che per molto tempo ha ospitato la scuola dell’infanzia, ma che da un po’ di anni è stata “espropriata” all’uso scolastico per prospettare l’apertura di una futura pinacoteca comunale che portasse cultura e incrementasse turismo. Nonostante i nobilissimi fini – continua il presidente del comitato del quartiere Monte - dati all'ex convento dei Francescani minori conventuali destinazione d’uso, la fine dei suddetti locali, è sotto gli occhi di tutti: il centro è stato restaurato, rifinito con porte e finestroni in legno che ben si concordano con la facciata storica e l’ambientazione locale, infine completato anche nei servizi essenziali. Ma tutto rimane fermo lì ad attendere non si sa cosa. La nostra segnalazione – conclude la nota del comitato di quartiere - mira alla vera e pratica utilizzazione di questi luoghi visto che, restaurati e resi fruibili da finanziamenti pubblici, possano essere resi utilizzabili da tutti affinché non vengano sprecate le opportunità, artistiche e non, date alla città, ai suoi artisti, agli abitanti del quartiere Monte, ma soprattutto ai suoi cittadini, che a conti fatti, sono carenti anche di un centro polivalente e polifunzionale che permetta loro di riunirsi, organizzare, dibattere.
E’ il caso di ricordare che i luoghi chiusi non recano beneficio a nessuno, né tanto meno possono essere motivo di vanto e memoria di alcuna amministrazione, né passata né futura.”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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