martedì 3 agosto 2010

L'isola pedonale che non esiste

L’isola pedonale che non esiste e lo shopping sotto le stelle con musica, animazione e degustazione una finzione. Arrivano le prime proteste dei cittadini che sabato sera pensavano di trovare un centro storico chiuso al traffico con degustazioni, animazioni e shopping sotto le stelle. Così veniva scritto sul programma Piazza d’Estate 2010. Ma all’arrivo in via Garibaldi quasi tutti i negozi erano chiusi, l’isola pedonale, di fatto, non esisteva perché circolavano le autovetture e dulcis in fundo l’animazione e la degustazione e la musica erano assenti.
La serata così come scritto nel carnet Piazza d’Estate, presentato al pubblico piazzese, doveva essere a cura del neonato centro commerciale naturale. “Incredibile” commenta Anna Maria Galletti, che con marito e figli voleva trascorrere una serata diversa per le vie del centro storico piazzese “siamo arrivati in piazza Garibaldi e ci siamo resi conto che la stragrande maggioranza dei negozi erano chiusi, compresi quelli del famigerato centro commerciale naturale a cui spetterebbe il compito di coniugare al giusto profitto la valorizzazione del centro storico. Ma la cosa ancor più grave – aggiunge la signora Anna Maria Galletti – è stata quella di aver scritto che erano previste degustazioni, animazione e musica per le vie del centro storico chiuse al traffico. Non abbiamo visto niente di tutto ciò e ci siamo sentiti presi in giro per l’ennesima volta.”
I commercianti non proferiscono parola ma da indiscrezioni le lamentele non sono mancate. A quanto pare in pochi sapevano, per tempo, che in programma era stata inserita l’isola pedonale accompagnata da una serie di manifestazione che avrebbero dovuto attirare quanta più gente possibile dentro il centro storico piazzese.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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