Picchia un anziano minacciandolo a farsi consegnare la pensione. Arrestato dalla Polizia con l’accusa di estorsione consumata, aggravata e continuata, Alessandro Bonaffino, 61 anni, colto in flagranza di reato. Sono stati gli uomini della Polizia, diretti dal commissario capo Gabriele Presti, che hanno proceduto all’arresto del pregiudicato piazzese colto subito dopo aver perfezionato, ai danni di un uomo anziano, le minacce al fine di costringerlo a cedere l’intero importo della pensione di vecchiaia ed invalidità incassata 10 minuti prima presso il locale ufficio postale. In particolare - secondo il racconto fornito dagli uomini della Polizia "l’anziano aveva denunciato Alessandro Bonaffino perché, da circa due mesi, era vittima di continue minacce al fine di una presunta pretesa, quale “compenso”, per dei favori ricevuti. Dopo essersi curato di procurare alla vittima alcuni favori ad iniziare dall’alloggio, cominciava a minacciare l’anziano con insistenza e si sarebbe presentato a casa della vittima, in quattro o cinque occasioni, pretendendo sempre la somma di mille euro. Se la somma non fosse stata consegnata il pregiudicato piazzese arrestato lo avrebbe “ammazzato di legnate con calci e pugni”, intimandogli contestualmente di non denunciare nulla alla Polizia in quanto, in tal caso, lo avrebbe “bruciato vivo”.
Le minacce si sono ripetute di recente, anche in pieno centro storico, quando la vittima subì prima le minacce di morte e poi l’aggressione fisica da parte di Alessandro Bonaffino che iniziò a colpire l’anziano a schiaffi. Ascoltato il racconto, gli investigatori predisponevano uno specifico servizio di appostamento e pedinamento nei confronti dell’uomo arrestato, sussistendo il fondato pericolo che, ancora una volta, Alessandro Bonaffino, potesse aggredire il denunciante, per minacciarlo e costringerlo a cedergli il denaro che la vittima avrebbe dovuto incassare presso il locale Ufficio postale centrale.
Il pregiudicato piazzese arrestato veniva notato, dagli investigatori, in una via centrale, in chiaro atteggiamento di attesa e accortosi della vittima iniziò a muoversi verso l’anziano signore. Gli agenti della polizia notavano che i due dopo essere entrati in un noto locale l’anziano signore consegnava dei soldi all’estorsore che venivano rinvenuti dopo la perquisizione fatta scattare dagli uomini diretti dal commissario capo Gabriele Presti. A questo punto scattavano le manette per Alessandro Bonaffino che veniva portato in commissariato prima e poi gli veniva formalizzato il provvedimento di arresto per essere tradotto nella casa circondariale di Enna a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Le minacce si sono ripetute di recente, anche in pieno centro storico, quando la vittima subì prima le minacce di morte e poi l’aggressione fisica da parte di Alessandro Bonaffino che iniziò a colpire l’anziano a schiaffi. Ascoltato il racconto, gli investigatori predisponevano uno specifico servizio di appostamento e pedinamento nei confronti dell’uomo arrestato, sussistendo il fondato pericolo che, ancora una volta, Alessandro Bonaffino, potesse aggredire il denunciante, per minacciarlo e costringerlo a cedergli il denaro che la vittima avrebbe dovuto incassare presso il locale Ufficio postale centrale.
Il pregiudicato piazzese arrestato veniva notato, dagli investigatori, in una via centrale, in chiaro atteggiamento di attesa e accortosi della vittima iniziò a muoversi verso l’anziano signore. Gli agenti della polizia notavano che i due dopo essere entrati in un noto locale l’anziano signore consegnava dei soldi all’estorsore che venivano rinvenuti dopo la perquisizione fatta scattare dagli uomini diretti dal commissario capo Gabriele Presti. A questo punto scattavano le manette per Alessandro Bonaffino che veniva portato in commissariato prima e poi gli veniva formalizzato il provvedimento di arresto per essere tradotto nella casa circondariale di Enna a disposizione dell’autorità giudiziaria.