giovedì 26 agosto 2010

Ricordi. Le famiglie italiane in uno scatto

La partecipazione è gratuita, si possono inviare sino a cinque foto entro il 15 settembre
Invito del Dipartimento per le politiche della famiglia ad aprire i vecchi album fotografici custoditi nelle nostre case per raccontare i momenti più intimi e importanti della vita di ciascun gruppo famigliare. Fotografie, scrigno dei ricordi. Immagini che raccontano storie vissute, momenti importanti dell’esistenza, gioie, eventi unici. Ogni famiglia ha i propri album fotografici, gelosamente custoditi. Ora, il Dipartimento per le politiche della famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, chiede alle famiglie italiane di aprirli. In occasione della Conferenza nazionale della Famiglia, che si svolgerà dall’8 al 10 novembre a Milano, tutte le famiglie sono invitate a partecipare alla raccolta di immagini fotografiche, che saranno utilizzate sia per il sito internet dedicato all’evento, sia per eventuali attività promozionali legate all’evento stesso. La raccolta fotografica voluta dal Dipartimento per le politiche della famiglia prende il nome di “Foto-famiglia”, rifacendosi al messaggio “Famiglia - Storia e futuro di tutti” che caratterizza la Conferenza. Una famiglia declinata nei temi: infanzia, anziani, emigrazione, disabili, lavoro, tempo libero. Per partecipare alla raccolta, le foto dovranno essere rappresentative di momenti significativi della vita famigliare, come: matrimoni, nascita dei figli, scene di vita casalinga, gite, feste, cerimonie. L’iniziativa istituzionale mira a raccogliere ritratti di famiglia recuperati dai cassetti degli anziani, ereditati in vecchie scatole di latta: immagini che costituiscono la memoria familiare, dalla data storica dell’Unità d’Italia sino ai primissimi anni ’60 (1861-1961). La partecipazione all’iniziativa è libera, gratuita e aperta a tutti. Ogni partecipante potrà spedire un massimo di cinque fotografie entro il 15 settembre 2010, compilando un modulo che si può trovare all’interno del sito web: www.governo.it, attraverso il quale verrà anche svolta l’attività di comunicazione della raccolta. Nella foto d'epoca una famiglia al completo

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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