Un altro passo nella direzione della realizzazione della mediateca nei capannoni ex itis. Dopo l’inserimento nella legge finanziaria della Regione siciliana del recupero di due capannoni dell’ex itis da destinare all’archivio del Comune, l’Ufficio tecnico sta procedendo celermente alla elaborazione di un progetto stralcio che riguarda altri tre capannoni, quelli più vicini a piazza Boris Giuliano. Il progetto verrà presentato nell’ambito di un bando per la selezione di interventi a regia regionale relativo all’«adeguamento e allestimento di strutture finalizzato alla conservazione e esposizione di contenuti artistici e culturali connessi alle espressioni artistiche contemporanee; centri per servizi ed attività culturali, spazi per l’esposizione e mostre, musei, teatri, auditorium, atelier, spazi per performances o danza, centri di animazione culturale etc. ivi compreso l’adeguamento di immobili appartenenti al patrimonio pubblico che risultano inutilizzati, abbandonati o incompiuti purché finalizzati alla valorizzazione delle espressioni artistiche contemporanee.».
Il progetto prevede la realizzazione di un “Museo – officina delle identità gastronomiche siciliane”, un’attrezzatura culturale che non ha eguali in Italia, ma si ispira ad un analogo Museo del gusto che si trova in Piemonte.
«L’inserimento di un museo delle identità gastonomiche all’interno di una mediateca – spiega il Sindaco Carmelo Nigrelli – sancisce il fatto che il cibo è comunicazione, anzi è forse una delle prime forme di comunicazione e assume oggi, in un mondo globalizzato, un valore di testimonianza assai importante. Il Museo che stiamo immaginando non è di tipo tradizionale, ma sarà informale, comunicativo, creativo, basato sulle emozioni piuttosto che su una esposizione scientifica, flessibile, multimediale.»
«Si tratterà – continua – di un museo dove, con l’ausiliio delle più moderne tecnologie (che ben si addicono alla location che sono le ex officine costruite negli anni Venti) si potrà conoscere la gastonomia siciliana, dell’entroterra e della costa, della Sicilia orientale e di quella occidentale. Una struttura unica nella quale ci saranno i laboratori di preparazione dei cibi e le degustazioni.»
Il Comune di Piazza Armerina ha pubblicato ieri un Avviso per la ricerca di un partner, per il quale il bando prevede un punteggio aggiuntivo, che abbia documentata esperienza di almeno tre anni maturata negli stessi ambiti di intervento del bando con particolare riferimento all’esperienza maturata nella gestione di servizi museali (promozione e comunicazione, didattica, organizzazione eventi e spazi espositivi ecc); documentata esperienza nella gestione di iniziative per la valorizzazione del patrimonio culturale e adeguata e stabile struttura organizzativa formata da personale con curriculum specialistico.Il bando scdrà giorno 16 settembre.
Il progetto prevede la realizzazione di un “Museo – officina delle identità gastronomiche siciliane”, un’attrezzatura culturale che non ha eguali in Italia, ma si ispira ad un analogo Museo del gusto che si trova in Piemonte.
«L’inserimento di un museo delle identità gastonomiche all’interno di una mediateca – spiega il Sindaco Carmelo Nigrelli – sancisce il fatto che il cibo è comunicazione, anzi è forse una delle prime forme di comunicazione e assume oggi, in un mondo globalizzato, un valore di testimonianza assai importante. Il Museo che stiamo immaginando non è di tipo tradizionale, ma sarà informale, comunicativo, creativo, basato sulle emozioni piuttosto che su una esposizione scientifica, flessibile, multimediale.»
«Si tratterà – continua – di un museo dove, con l’ausiliio delle più moderne tecnologie (che ben si addicono alla location che sono le ex officine costruite negli anni Venti) si potrà conoscere la gastonomia siciliana, dell’entroterra e della costa, della Sicilia orientale e di quella occidentale. Una struttura unica nella quale ci saranno i laboratori di preparazione dei cibi e le degustazioni.»
Il Comune di Piazza Armerina ha pubblicato ieri un Avviso per la ricerca di un partner, per il quale il bando prevede un punteggio aggiuntivo, che abbia documentata esperienza di almeno tre anni maturata negli stessi ambiti di intervento del bando con particolare riferimento all’esperienza maturata nella gestione di servizi museali (promozione e comunicazione, didattica, organizzazione eventi e spazi espositivi ecc); documentata esperienza nella gestione di iniziative per la valorizzazione del patrimonio culturale e adeguata e stabile struttura organizzativa formata da personale con curriculum specialistico.Il bando scdrà giorno 16 settembre.