giovedì 9 settembre 2010

Palazzo Trigona. L'eterno incompiuto. Calamaio alza la voce.

Piazza Armerina. Palazzo Trigona: l’eterno incompiuto. E’ questo il “leitmotiv” di un forte documento sullo straordinario palazzo barocco che dovrebbe ospitare il museo archeologico ma che per incredibili pastoie burocratiche rimane ancora chiuso. Il documento è della quinta commissione consiliare presieduta da Riccardo Calamaio e composta dai i consiglieri Trebastoni, Failla, Grillo e Piccicuto e dice: “Le recenti nomine dei dirigenti ai beni culturali che il governo regionale ha varato non fanno chiarezza sul futuro del Palazzo Trigona e ne l’assessorato regionale fa chiarezza sul Museo della Città e del Territorio per il quale è stato restaurato. I lavori sono stati completati, tutti gli impianti tecnologici sono stati installati, però il Palazzo continua e restare chiuso. Eppure la Soprintendenza di Enna da oltre un anno ha ricevuto un finanziamento di 360.000 euro per effettuare l’allestimento museale, e l’ex soprintendente Beatrice Basile aveva affermato che stava lavorando ad un progetto di musealizzazione. Un progetto che non ha mai presentato e ne fatto conoscere al Consiglio Comunale, nonostante le richieste e la disponibilità alla collaborazione offerta – dichiara Calamaio - Inoltre, il 13 dicembre del 2009, ad Aidone alla presenza del governatore Lombardo in occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata agli acroliti, si affermava che nella primavera del 2011 sarebbe stato inaugurato il Museo a Palazzo Trigona. Ad oggi non vi è traccia di una sola possibilità che ciò avvenga, poiché oltre all’assenza di un progetto per l’allestimento museale non è stato avviato un confronto fra la regione e gli enti locali per definire una gestione propedeutica all’apertura del Museo.” Già nel 2009 la V commissione si era occupata del caso Trigona effettuando un sopralluogo nel Palazzo per constatare l’andamento dei lavori, e poi il 26 maggio la questione fu trattata in Consiglio Comunale, votando la richiesta per l’istituzione del biglietto unico Villa Romana – Museo Trigona, il recupero dei reperti archeologici presso altri musei nonché il restauro di quelli conservati nei magazzini, sollecitando la Soprintendenza e la Giunta Municipale ad avviare l’iter gestionale. “Ci troviamo di fronte ad un caso tipico di un’opera pubblica ultimata e poi lasciata chiusa o alla deriva per mancanza di adeguate competenze gestionali. – continua Calamaio - Finchè si tratta di progettare e appaltare un’opera pubblica, i tecnici ed i vari funzionari sanno compiere, con le varie lentezze burocratiche, tutti i passi necessari affinchè l’opera venga eseguita. Ma quando si tratta di metterci la testa per poter rendere fruibile un bene, per poterlo rendere elemento di traino culturale ed economico per un’intera città, i nodi, comprese le incompetenze, vengono al pettine. La Sicilia è piena di incompiute, di opere costate milioni di euro e lasciate chiuse perché la politica non sa programmare il futuro e la gestione delle stesse opere. Il caso Trigona è un problema che riguarda tutta la città e tutte le forze politiche, pertanto la V commissione – conclude Calamaio- ha chiesto una convocazione urgente di un Consiglio Comunale, affinché congiuntamente all’Amministrazione Comunale, e possibilmente alla presenza della dott.ssa Fulvia Caffo (nuovo soprintendete di Enna), siano intraprese le azioni necessarie per dare una svolta al futuro del Museo a Palazzo Trigona che in questo momento, vista la parziale fruizione della Villa Romana, avrebbe potuto dare ossigeno agli operatori della città”.


Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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