giovedì 9 settembre 2010

Si è concluso il grest dell'Agedi per i giovani disabili

Si è concluso nei giorni scorsi,con una grande festa,il Grest A.ge.di. 2010 . “I disabili ed i volontari erano entusiasti di questa preziosa esperienza che hanno condiviso durante questi tre mesi” commenta il presidente Enzo Casale. “Esperienza di vera integrazione, di impegno, di lavoro e di amore e i risultati sono stati ben visibili quando, durante la manifestazione, hanno rappresentato tutti insieme il saggio intitolato “Imparo giocando“ con tema l’educazione stradale” continua il presidente Enzo Casale. Con l’occasione si è inaugurata la sala ricreazione Giuseppe Raffino con i nuovi arredi acquistati in sua memoria, in seguito alla donazione ricevuta dai suoi familiari, ed intitolata ad un “uomo la cui vita irreprensibile era fondata su grandi valori umani e religiosi.” Il figlio, Cataldo Raffino l’ha inaugurata tagliandone il nastro di ingresso. Il Presidente inoltre ha voluto fortemente ricordare Rosario Bruno amico,disabile e socio dell’ A.ge.di. che è venuto a mancare poco tempo fa. In presenza dei suoi familiari si è avuto in sua memoria , un toccante momento di raccoglimento . “Assistere a tutto ciò ha provocato grande emozione – commenta il presidente Enzo Casale - erano presenti i familiari e gli amici dei disabili, tra questi Salvatore Speciale che ci ha raggiunto con il suo nuovo pulmino, e rappresentanti di diverse realtà sociali della città. Il Grest rappresenta per le Famiglie dei Disabili una necessità – afferma Enzo Casale - infatti dal momento in cui terminano le lezioni scolastiche viene meno quel sostegno indispensabile per i disabili e i loro familiari. I primi, rimanendo inattivi nelle loro case, corrono il serio rischio di perdere le abilità acquisite durante l’anno scolastico ritrovandosi a dover iniziare molte cose daccapo nell’anno scolastico successivo; mentre ai loro familiari viene a mancare la possibilità di avere qualche ora di libertà per le loro necessità essenziali. Siamo consapevoli che per i nostri disabili ,il Grest non è stato solo un percorso entusiasmante ma anche motivo di crescita delle loro risorse e delle loro capacità emotive e cognitive. Tutto questo ci spinge ad andare avanti verso obiettivi ancora più importanti per la vita dei nostri ragazzi e delle loro famiglie”.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI