giovedì 9 settembre 2010

Il coordinatore del Palio Germano Crocco potrebbe lasciare l'incarico di coordinatore del Palio

Il coordinatore del Palio Germano Crocco potrebbe lasciare l’incarico se l’amministrazione non dovesse programmare la kermesse normanna a tempo debito. Archiviata la 55a edizione del Palio dei Normanni si pensa già all’edizione 2011. Il primo ad intervenire sulla complessa macchina organizzativa del Palio è il coordinatore Germano Croco che quest’anno ha salvato, insieme al suo staff, una manifestazione che era destinata al fallimento visti i ritardi con cui era partita la macchina organizzativa del Palio “Ho chiesto che venga convocato al più presto un vertice tra l’assessore alle feste e tradizioni Lillo Cimino e il sindaco Carmelo Nigrelli per parlare di Palio dei Normanni. In primo luogo per fare il bilancio di una manifestazione che comunque ha riscosso grande successo sul piano organizzativo” dichiara Germano Crocco. Le proposte che il coordinatore porterà sul tavolo del vertice sono numerose a cominciare dalla programmazione a tempo debito di una delle manifestazione più importanti che vive la città “Si potrebbe pensare ad acquistare fin da subito e gradualmente gli abiti, le calzature e le armi per i plotoni così da rimanere di proprietà del Comune e nel contempo liberare risorse economiche da dedicare alla manifestazione del 12, 13 e 14 agosto.” Il Palio ormai è una tradizione consolidata nella storia della città piazzese e Germano Crocco è uno dei pilastri su cui poggia tutto l’impianto organizzativo del Palio “Bisogna lavorare fin dal 16 agosto per migliorare l’edizione successiva” commenta l’organizzatore “solo un lavoro quotidiano e ben programmato può portare a costruire delle edizioni all’altezza della situazione e consone a quello che merita la giostra normanna. Quest’anno – continua Crocco - credo che la giostra tenuta al campo sportivo Sant’Ippolito sia stata, dal punto di vista organizzativo, la migliore degli ultimi anni. Questo grazie al lavoro della giuria, degli organizzatori e dei cavalieri giostranti che hanno tenuto un comportamento impeccabile.” Rimane ancora un mistero il ruolo che i quattro quartieri storici della città debbano giocare dentro il Palio: semplici comparse o avere ruoli decisionale così come chiedono i quartieri, all’interno dell’organizzazione dei tre giorni dedicate alla manifestazione?

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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