giovedì 9 settembre 2010

La C.n.a. chiede al sindaco la riapertura dello sortello della Serit

La C.n.a., una delle organizzazione maggiormente rappresentative del mondo artigianale piazzese, denuncia il disagio che i cittadini vivono con la chiusura dello sportello Serit. “Abbiamo sentito i nostri associati – spiega il presidente della C.n.a. Silvio Piazza – e tutti lamentano i grossi disagi che sono costretti a vivere dopo la chiusura dello sportello della Serit.” Disagi che consistono nel recarsi ad Enna per pagare come spiega il segretario della C.n.a. Salvatore Lana “Sono molti gli imprenditori piazzesi che hanno ricevuto le cartelle esattoriali e devono recarsi ad Enna presso lo sportello della Serit a pagare. Una situazione che produce disagi a chi lavora perdendo tempo e lavoro. Oppure cosa peggiore – continua Salvatore Lana – sono costretti a rivolgersi ai propri consulenti con costi economici non indifferenti.” La nota di protesta della C.n.a. si chiude con un appello al primo cittadino Carmelo Nigrelli “Chiediamo al sindaco che faccia pressione per l’apertura di uno sportello presso gli uffici comunali anche per alcuni giorni la settimana come avviene attualmente per l’Inail o come era per l’Inps e l’Inpdap che andrebbero ripresi e riproposti. Nei giorni scorsi si è parlato anche di uno sportello delle agenzie delle entrate chiediamo al primo cittadini se in merito ci siano delle novità.” La vicenda era stata portata in aula dal consigliere indipendente Fioriglio Basilio che aveva posto all’amministrazione Nigrelli un’interrogazione consiliare con la quale si chiedevano spiegazioni sulla chiusura dello sportello della Serit. Il sindaco Nigrelli nella risposta all’interrogazione aveva espresso tutto il suo disappunto per la decisione di chiudere lo sportello nella città dei mosaici e lamentato un comportamento contradditorio della società che prima aveva concordato, con la massima carica della città, che il Comune avrebbe messo a disposizione, gratuitamente, dei locali adeguati per accogliere lo sportello e che il servizio sarebbe rimasto anche se per alcuni giorni la settimana, poi inspiegabilmente è arrivata la decisione della chiusura del servizio che oggi è causa di molti disagi come denunciato dalla C.n.a.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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