Piazza Armerina. Piano artigianale, finalmente vicino alla meta finale. Infatti, mercoledì scorso, con due giorni di anticipo rispetto alla scadenza prevista, i funzionari dell’ufficio tecnico comunale coordinati dall’ingegner
venerdì 31 ottobre 2008
Consegnato il progetto per l'area artigianale. Ben 83 manifestazioni di interesse da parte di imprenditori.
I medici incontrano il vescovo per discutere sulla quesitone della sanità
Piazza Armerina. L’osservatorio medico ospedaliero incontra il vescovo per la questione ospedale. Ieri, infatti, una delegazione di medici formata da
Agostino Sella
giovedì 30 ottobre 2008
Stamattina studenti piazzesi contro la Gelmini
Centonze pronti a convocare il consiglio con Iudica
Piazza Armerina. “Siamo assolutamente pronti a convocare un consiglio straordinario per sentire le ragioni del dottor Francesco Iudica”.
Iudica. "Pronto a venire al consiglio di Piazza Armerina"
Piazza Armerina. “Sono disponibile ad incontrare i consigli comunali e a spiegare il progetto della nuova sanità”. Il capo della sanità ennese, Ciccio Iudica, è pronto a scendere in campo per difendere il nuovo piano sanitario che ha redatto insieme all’Umberto I di Enna. Un piano sanitario redatto tenendo conto del piano di rientro redatto dall’assessore regionale alla sanità Russo che in provincia di Enna ha previsto il taglio di qualche centinaio di posti letto. Ma Iudica è certo che nonostante la riduzione dei posti letto aumenterà la qualità dell’offerta sanitaria in tutto il territorio provinciale.“Dedicherò i prossimi giorni a spiegare il piano sanitario. Sono disponibile ad incontrare chi di dovere per spiegare le ragioni del piano. Sarà una sanità migliore di quella di adesso. Purtoppo – continua il direttore dell’asl 4 - le firme che si raccolgono sono più contro le paure che contro
Monaco ed i suoi primi 100 giorni da presidente della provincia
ENNA. “Ho trovato un provincia impostata sui sottogoverni. Con me non sarà così. Toglierò tutti gli enti inutili. Già è saltata la biennale di Archeologia”.
Presidente, sono passati più di cento giorni. Cosa ha fatto?
Nei primi giorni abbiamo conosciuto i meccanismi della provincia. Poi ci siamo messi al lavoro per realizzare una serie di progetti a 360 gradi. Presto vedremo i risultati. Il progetto più importante è quello di 38 milioni di euro sulla viabilità provinciale che è un colabrodo.
Cosa ne pensa del nuovo piano sanitario.
Sono perfettamente d’accordo con chi si ribella. E’ un piano che non condivido nel modo più radicale. Penalizza eccessivamente la nostra provincia. Siamo passati a 330 posti letto per acuti con un’incidenza per abitante che scende al 2 %. A livello regionale è al 3,8 %. Sono state privilegiate le aree metropolitane. L’assessore Russo nella determinazione dei posti letto ha seguito un procedimento erroneo. Sarebbe stato più corretto stabilire il reale fabbisogno del territorio.
Ma la giunta regionale è del centro destra, come la sua!
Le sa che varie forze del centro destra hanno preso posizione di distacco dal piano. Io ho chiesto di essere sentito dalla commissione sanità della regione per esporre le proteste.
Il sistema della ATO continua a garantire solo città sporche in tutta
C’è una grande situazione debitoria dell’Ato. Il problema va risolto a livello regionale e con la collaborazione di tutti.
Poi c’è il problema dell’acqua.
Purtroppo abbiamo una carenza delle fonti di approvvigionamento. Non piove da otto mesi e l’Ancipa si sta prosciugando.
Come ha trovato la provincia di Enna dopo 15 anni di governo di sinistra.
“Ho trovato una provincia impostata sia dal punto di vista organizzativo e progettuale su un criterio che non condividerò mai. Un sistema costruito sul clientelismo con lo sperpero di denaro pubblico basato su posti di governo e sottogoverno. Con posti di lavoro dati con logica di tipo assistenziale. Basta pensare alle innumerevoli società create e che prosciugano le risorse della provincia.
Ma i sottogoverni che si liberano li affida o no.
Ma io sto chiudendo le società inutili come la biennale di archeologia! Sulle altre società stiamo valutando. Il mio intento è uscire anche da Sicilia Ambiente. Lo stesso problema si porrà con le altre partecipate. C’è solo il problema dei contratti.
Però anche nella sua coalizione ad Enna c’è qualcuno che fa il monello!
In tutte le famiglie ci sono i figli discoli. Però anche loro appartengono alla famiglia. Presto o tardi rientreranno. Una famiglia li accoglie sempre.
Ancora Nigrelli sul ruolo dell'ASL in Scienze Infermieristiche
Piazza Armerina. Ancora sul tavolo la questione del corso di scienza infermieristiche della città dei mosaici. Il
Nigrelli conferma scienzeinfermieristiche.
mercoledì 29 ottobre 2008
Studenti piazzesi in piazza contro la legge Gelmini
martedì 28 ottobre 2008
La situazione non è buona. di Nino Di Catania
Al chiarissimo architetto di Dio, Agostino Sella.
Come ti ho scritto oggi tutto va a rotoli le poste che non funzionano, personale che manca ecc. ecc.
Ho scritto che la situazione non è buona. questa frase è estrapolata dall'ultimo album di Adriano Celentano,. il primo brano dice: hai bucato la mia vita.
Invito tutti i politici,sindacalisti, associazioni,movimenti ecc.ecc.ecc.
a leggere quello che ho letto in un testo del grande Adriano.
La situazione politica non è buona,
la situazione economica non è buona,
la situazione internazionale non è buona,
la situazione dei piccoli cani non è buona,
LA SITUAZIONE,
la situazione dell'acqua non è buona,
La PIU’ GRANDE SCIAGURA SONO GLI ARCHITETTI,"TI VOGLIO BENE".
Ho voluto esternare con parole di: Franceso Tricarico quella che in questo ultimo periodo attanaglia
Gentilmente ti invito ad aprire un forte commento per quanto riguarda,la chiusura di alcuni reparti della struttura Ospedaliera, noto che: tantissimi amici vedi forze politiche diverse dalle mie che si fanno a pezzi giorno per giorno per la salvaguardia dell'Ospedale.
Ho paura a dire che siamo figli degli stenti.
Aggiungo con amarezza che l'assessore preposto oggi pomeriggio ha invitato i medici ospedalieri in una riunione senza tener conto delle sigle sindacali.Comunico che sono un RSU.
da anni e referente della UIL.FPL, Distretto di Piazza Armerina Sanità.
Sono fortemente preoccupato come utente, ma come dipendente sono sereno, ti spiego.teniamo conto che in un reparto fino ad oggi hanno fatto arancine e pizzette, da domani faranno granite e granite al cafè.
Per noi non cambia niente, e per noi utenti: “cazzi” amari.
Potrei continuare a scrivere all'infinito ,mi sono stancato.
Precedenza: Ospedale, Acqua,Poste, lavoratori socialmente utili ecc.ecc.ecc.ecc.......
Ago se puoi, scrivi il più possibile, attraverso mezzo stampa ecc.
28-10-2008.
Antonino Di Catania.
Pino Aloi. Difesa dell’Ospedale = Migliorare i servizi sanitari
La vicenda che in questi mesi angoscia
Non è ammissibile che un piano ospedaliero piuttosto che rispondere alle esigenze del territorio e della salute dei cittadini, venga articolato su base ragionieristica. Anziché contenere, o meglio tagliare, gli sprechi della carta sanitaria vengano di contro penalizzati gli operatori del servizio socio-sanitario e quindi l’utenza.
Pensiamo a quanti che per usufruire di un servizio sanitario saranno costretti a spostarsi presso altre strutture con conseguenti disagi economici, logistici e difficoltà sia per il malato sia per coloro che dovranno assisterlo nell’iter ospedaliero.
E’ inaccettabile che si proceda a tagli indiscriminati operati ai danni delle comunità interne dell’isola dove già la desertificazione con l’emigrazione cresce ogni giorno. Purtroppo non siamo nuovi a situazioni simili cioè essere depauperati di una risorsa occupazionale, economica, finanziaria e sociale.
Il coro di protesta elevato dalle forze politiche, istituzionali e sindacali, con riunioni e dibattiti hanno portato a conoscenza tutti i cittadini della perdita della struttura ospedaliera invitandoli a mobilitarsi affinché il provvedimento di ridimensionamento ospedaliero non venga attuato dalla Regione Siciliana.
Per la salvaguardia dell’Ospedale, dopo quanto è stato manifestato e ribadito, nell’ambito della riorganizzazione della sanità, bisogna passare dalla protesta alla proposta suggerendo delle soluzioni che possano servire a migliorare la nostra struttura ospedaliera affinchè la stessa possa erogare servizi sanitari di qualità.
La salute bene di tutti?
di Giuseppe Fanzone.
La salute sembra essere un bene fondamentale a cui giustamente ogni individuo tende per se e per i propri cari. I Padri all’articolo 32 della Costituzione recitano: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti…” Oggi in un periodo di supposta crisi economica si dice che è necessario eseguire dei “tagli” al sistema sanitario per rendere sostenibile
Giustissimamente il legislatore già da diversi anni per risolvere il problema degli sprechi, (sprechi e non spesa sanitaria) ha ipotizzato che l’aziendalizzazione potesse essere una buona idea. Esisteva però un errore di valutazione fondamentale che ha determinato il fallimento di questo programma. I bisogni di salute vennero considerati come perfettamente individuabili per mezzo di diagrammi, studi statistici e flow-chart ma così non è proprio perchè la salute, individuata come complesso determinate il benessere del singolo e della comunità, è un sistema caotico, anzi il prototipo dei sistemi caotici. Non è inquadrabile in schemi fissi ed immutabili (la salute, è notorio, oggi c’è e domani no).
Lo stesso errore venne commesso diversi anni addietro non attivando il sistema di protezione civile creando veri e propri disastri a tutti noti. Oggi il sistema di protezione civile è ipertrofico per mezzi, persone e fondi ma questo è vero solo per alcuni giorni dell’anno in preparazione ad una calamità che nessuno sa da dove arriverà ma è certo che ci sarà.
Lo stesso avviene nel mondo salute. Un ospedale di comunità potrà essere utilizzato solo al 70% ma questo è uno spreco? Lo è se consideriamo l’ordinario. Non lo è se consideriamo lo straordinario inteso come non frequente ma possibile e probabile. Un infarto? Evento possibile e probabile. Una caduta da motoveicolo? Possibile e probabile? Un autobus di turisti giù da un ponte? Improbabile ma possibile.
Allora se smettessimo di considerare le strutture sanitarie una spesa ma provvedessimo invece all’abbattimento degli sprechi non sarebbe più giusto e più saggio?
Se considerassimo gli Ospedali come risorse per il territorio, valutando l’impatto economico che una tale struttura ha sul contesto in cui insiste?
I positivi “effetti collaterali” di una struttura ospedaliera sono comprensibili da tutti, il ritorno economico è netto sia in termini di “turismo sanitario”, che in aumento della occupazione e della immigrazione di rientro e vera e propria. L’indotto è enorme, comunque lo si consideri. Di converso la chiusura di una struttura ospedaliera determina una serie di effetti negativi a cascata il cui valore economico è senza alcun dubbio superiore al “risparmio” che si crede di potere raggiungere. In ultima analisi porterebbe alla “chiusura” di un intero territorio.
domenica 26 ottobre 2008
Nigrelli sulla proposta Iudica. "Su questa base inaccettabile sarà lotta istituzionale, legale e popolare. Non c’è dubbio"
Piazza Armerina. “Il progetto del dottor Francesco Iudica prevede che i reparti siano a Enna e che, alcuni giorni alla settimana, vengano le équipes mediche a fare piccoli interventi a Piazza. Su questa base inaccettabile sarà lotta istituzionale, legale e popolare. Non c’è dubbio.”
Iudica sul futuro della sanità ennese. Ha le idee chiare.
Piazza Armerina. “La mia è una proposta che salva tutti gli ospedali. E’ la proposta di un sistema integrato senza ospedali che si sovrappongono”. Francesco Iudica, direttore generale dell’Asl 4 di Enna, sintetizza così la sua proposta e quella dell’UmbErto I, di riorganizzazione della sanità ennese.
Direttore, ma con questo piano di rientro si tagliano un sacco di posti letto.
I posti letto non rappresentano un problema. Nella nostra provincia, rispetto ai posti letto che abbiamo c’è un indice di occupazione del 70%. Significa che già adesso il 30% dei posti letto rimane vuoto. I posti letto sono uno strumento e non un obiettivo. Occorre invece migliorare la nostra sanità. Dare un servizio di qualità. Oggi un terzo degli abitanti della provincia di Enna va a farsi curare fuori. Eppoi, vede, oggi molti ricoveri sono inappropriati. Ci sono posti letto occupati per patologie per le quali servirebbe solo l’ambulatorio. Le cose semplici si fanno a casa del paziente. Solo in casi estremi si fa il ricovero. Non possiamo mantenere una struttura solo per dare posti di lavoro e di prestigio. Dobbiamo dare qualità ed al tempo stesso posti di lavoro, che comunque la nostra proposta mantiene.
Allora che tipo di sanità avremo?
Sarà una sanità migliore. Costruiremo una rete integrata dell’offerta. In America la chiamano “ab and spoke”, una sorta di servizio a raggiera. Ad esempio a Piazza Armerina, si conserverebbero medicina e chirurgia che ospiterebbero tutte le attività specialistiche. Questo non vuol dire ridurre i servizi ma migliorarli. Ci saranno tante altre cose in più. Se oggi non è possibile fare un intervento di cataratta, con la nuova riforma a Piazza, invece, sarà possibile.
Però in molti, compresi medici, si lamentano e protestano non poco.
Per molti l’approccio è di tipo emozionale e non razionale. In pochi ragionano a tavolino. Finora non c’è stata, ad esempio, nessuna proposta. Poi, c’è chi vuole fare strumentalizzazione politica o chi vuole fare il capopopolo per trarne un minimo vantaggio.
Salterebbero però, ad esempio a Piazza, alcuni reparti importanti come ostetricia.
Vede, l’Organizzazione Mondiale della Sanità vuole strutture con più di 500 parti all’anno. In Sicilia il tasso di mortalità neonatale è del 50% più alto rispetto al resto d’Italia. Lei non farebbe partorire sua moglie in un reparto dove non c’è
Quali sono suoi prossimi passaggi.
Venerdì incontrerò i sindaci e gli altri rappresentanti. Chi ha capacità di passare dalla protesta alla proposta e suggerire delle cose che si possono fare troverà in me un interlocutore disponibile. L’importante è migliorare le cose. Sempre.
sabato 25 ottobre 2008
Nigrelli sul corso di Scienze Infermieristiche. "l Comune erogherà alla Kore 50 mila euro per ogni Anno Accademico del Corso di Piazza Armerina"
Desidero tranquillizzare i cittadini, gli operatori sanitari e gli studenti del Corso di Infermieristica che ha sede a Piazza.
Dopo la presa di posizione del Direttore Iudica che aveva deciso unilateralmente di revocare la convenzione tra l’AUSL e l’Università di Messina sulla base della quale si era dato vita al corso, l’Amministrazione Comunale è intervenuta con decisione per garantire il mantenimento del corso. In occasione di più incontri cui hanno partecipato l’assessore Di Carlo e il Sindaco, si è messo a punto il meccanismo con il quale l’Università Kore subentra all’Università di Messina.
Il presidente della Kore, Cataldo Salerno, ha comunicato nei giorni scorsi i termini di tale subentro.
In tale quadro vengono confermate le condizioni della convenzione tra Comune e ASL, peraltro, mai perfezionata, e, dunque, il Comune erogherà alla Kore 50 mila euro per ogni Anno Accademico del Corso con sede in Piazza Armerina.
Altri aspetti riguardano i rapporti tra Kore, Università di Messina e AUSL 4 di Enna.
Per i primi anni il titolo di studio sarà rilasciato ancora dall’Università di Messina, finchè non sarà istituita una Facoltà di Medicina presso la Kore.
Si consolida così l’impegno della Kore nella città di Piazza nel quadro di una partnership che si estenderà ad altri corsi fin dal prossimo anno accademico.
Nigrelli sui cantieri di servizio. "Da adesso non sarà tollerata nessuna occupazione"
"Da un lato i rappresentanti provinciali e cittadini dell’ MPA, eletti e trombati alle scorse elezioni, vantano l’intervento risolutivo del Presidente della Regione per il rifinanziamento dei cantieri di servizio e dimenticano che proprio il governo Lombardo sta tenendo senza stipendio questi lavoratori fin da luglio e sta mettendo in gravi difficoltà i comuni.
Dall’altro alcuni rappresentanti sindacali, che ben sanno che solo il Comune è stato accanto a queste 68 famiglie in questi mesi, attaccano quell’amministrazione comunale che ha già anticipato circa 70 mila euro per consentire loro di lavorare in attesa del rifinanziamento che Lombardo ha più volte promesso e, finora, non mantenuto.
Siano stati e siamo vicini a questi lavoratori e finopra abbiamo giustificato la protesta con la permanenza continuativa dentro i locali del Comune da parte dei lavoratori esasperati, anche se l’abbiamo considerata inutile. Ma se questa comprensione è stata intesa come debolezza, allora devo concludere affermando che d’ora in poi non sarà più tollerata alcuna permanenza né sotto forma di occupazione, né di assemblea permanente, all’interno dei locali del Comune".
venerdì 24 ottobre 2008
I mosaici restaurati. Uno spettacolo
Piazza Armerina. “Sono molto soddisfatto del restauro. Stupiremo il mondo intero. Potremmo anche venderla a Berlusconi, fare dei gran pranzi. Dobbiamo riabitarla in senso letterale. Potrebbe essere non solo un museo, ma un luogo da godere in cui realizzare incontri celebrativi importanti”.
Riapre l'Aias. Problemi risolti con l'amministrazione.
Piazza Armerina. Dopo due mesi di chiusura, riapre il centro per disabili del CRS Aias della città dei mosaici. Riparte, quindi, un importante servizio per le persone disabili residenti nel comune di Piazza Armerina e Aidone che, comunque, può essere allargato anche a residenti nei comuni limitrofi. L’Amministrazione aidonese aveva subito sottoscritto il protocollo con la provincia regionale di Enna, in seguito anche il
Agostino Sella
Il Maiorana “Il dono della donazione”
Piazza Armerina. “Il dono della donazione”. E’ stato questo il tema dell’incontro promosso dall’istituto tecnico industriale “Ettore Majorana” della cittadina piazzese. La manifestazione è stata organizzata in ricordo di un ex allievo dell’istituto: Giuseppe Schillaci. Al centro del dibattito la campagna di informazione e sensibilizzazione dedicata alla donazione degli organi. Relatore della conferenza scientifica è stato il professor Federico Bonetti , direttore del centro di ematologia pediatrica del policlino di Pavia.“Una bella pagina di attività scolastica in netta controtendenza — ha sottolineato il dirigente scolastico dell’Itis Majorana,
giovedì 23 ottobre 2008
Inaugurato l’Istituto Superiore di Scienza Religiose “Mario Sturzo”
PIAZZA ARMERINA. Nel museo diocesano martedì alle ore 18 il preside Pasquale Bellante ha dichiarato inaugurato l’Istituto Superiore di Scienza Religiose “Mario Sturzo” e chiudeva i lavori dell’apertura dell’anno accademico.
La lezione magistrale è stata tenuta da monsignor Giuseppe Costa - ordinario di sacra scrittura e vice preside presso l’istituto San Tommaso di Messina - il quale ho presentato il tema “Dalla conversione di Saulo alla vocazione di Paolo; in itinerario di Salvezza”.
Hanno portato i saluti Il vescovo Miche Pinnisi, moderatore dell’istituto il professor Antonio Raspanti preside della facoltà teologica di Sicilia, mentre ha coordinato i lavori il professor Pasquale Bellante direttore dell’istituto.
Hanno partecipato all’inaugurazione i 31 alunni dell’istituto provenienti dalle diocesi Caltagirone, Caltanissetta e Piazza Armerina; i docenti appartengono alle tre diocesi e sono: Pasquale Bellante, Pasquale Buscami, Salvatore Chiolo, Luigi Di Franco, Angelo Passero, Eleuterio Musenge, Salvatore Millesoli, Fabio Raimondi, Sebastiano Zavatteri, Calogero Caltagirone, Giovanni Ferrari. Segretario del prestigioso istituto è il professor Filippo Ristagno, dottore in utroque iure.
Nella prolusione il direttore Bellanti ha affermato: “Gli ISSR intendono offrire la conoscenza degli elementi principali della teologia e dei suoi necessari presupposti filosofici e complementari delle scienze umane. Questo percorso di studio, più specificatamente ha lo scopo promuovere la formazione religiosa nei laici per una loro più cosciente ed attiva partecipazione ai compiti di evangelizzazione nel mondo attuale”.
Monsignor Michele Pennisi nella sua cattedratica lezione ha fatto riferimento alla titolazione dell’istituto affermando: “L’aver intitolato l’istituto superiore di scienze religiose a monsignor Mario Sturzo vuole essere un segno di omaggio e riconoscenza per questo grande vescovo che ha servito la nostra diocesi dal 1903 al 1941, distinguendosi per una levatura culturale non comune e per la serietà degli studi che egli voleva che caratterizzasse i futuri ministri della Chiesa.
Dopo un anno del suo ingresso in diocesi mandò via dal seminario tutti quei seminaristi che pretendevano di essere ordinati senza studi seri e nel 1904 pubblicò una lettera pastorale dal titolo Il Seminario nella quale propone una nuova e severa Ratio Studiorum. Ebbe viva la vocazione agli studi filosofici e tentò di rinnovare la filosofia scolastica confrontandosi criticamente con alcuni tra i principali esponenti della filosofia occidentale e opponendosi al positivismo e all’idealismo. Dal 1915 collaborò alla "Rivista di Filosofia Neoscolastica", nel 1927 fondò la "Rivista di autoformazione" che chiuse nel
Antonino Raspante ha ribadito la necessità di un inizio con un’elevata caratura; mentre monsignor Costa ha dato una luce nuova alla conversione di San Paolo e con il suo intervento ha mandato l’uditorio in visibilio.
I vari intereventi sono stati intercalati con un concerto di pianoforte e clarinetto tenuto dai maestri Giuseppina Guarneri e Pietro Distefano.
Certamente il merito di crescita culturale della diocesi va al vescovo Michele Pennisi, che con il suo episcopato ha dato una svolta alla diocesi.
Giuseppe Carà
Luigi Sturzo ecologista?. di Michele Pennisi, vescovo di Piazza Armerina.
Prolusione ai Corsi dell’Università Popolare del Tempo Libero “Ignazio Nigrelli” di Piazza Armerina, 22 Ottobre 2008
1. Introduzione
II mio interesse per i temi della salvaguardia dell'ambiente in Luigi Sturzo risale ad circa 25 anni fa. Nel dicembre 1982 fui invitato a Zafferana Etnea ad una tavola rotonda sul tema «L'attualità del pensiero sturziano per il recupero e la valorizzazione delle aree montane» a cui furono invitati illustri esponenti del mondo accademico e politico siciliano.[1] Quando mi proposero il tema pensavo di poter scovare ben poco negli scritti di Sturzo, ma con mia meraviglia trovai tutta una serie di articoli puntuali sul problema forestale e sul recupero ambientale delle aree montane, che anche oggi rivestono un certo interesse.
mercoledì 22 ottobre 2008
Primi cento giorni della giunta Nigrelli. Ecco i voti in pagella
Nigrelli 7,5
Un po’ sfigato.
Diventa sindaco ed uno dietro l’altro: immondizia, acqua, ospedale, reddito minimo, ecc.
Insomma, si è trovato a gestire un’enormità di problemi che, per ora, gli hanno impedito di pensare lungo.
Però se l’è cavata più che bene.
Ha sistemato i rifiuti, almeno per adesso, con una scelta coraggiosa.
Sull’ospedale si sta muovendo senza compiere passi falsi e con ragionamento.
Ha mantenuto gli impegni della campagna elettorale.
Ed altro ancora.
Due nei.
Uno piccolo e subito risolvibile. Difetto di comunicazione. Ad esempio la cosa delle 100 euro è molto valorosa ma priva di una strategia comunicativa a monte.
Ha uno staff che manda una mail a settimana sulle cose che fa l’amministrazione.
Troppo poco. Anzi nulla.
Pare che voglia nominarsi il portavoce.
Un portavoce non serve. Deve parlare lui e non far parlare altri. La gente vuole sentire il sindaco.
Serve invece un ufficio stampa che ogni giorno comunichi le cose che fa l’amministrazione.
Altro neo. I rapporti con settori del PD. Non ho capito le dimissioni di Concetto Prestifilippo.
Nel PD ci sono mugugni, troppi. E non è una novità.
Dopo i casini sulle prime nomine si è fermato.
Da lui la città si aspetta cose grandi. E’ sprecato per fare normale amministrazione.
Lo stimo, anche se alcune volte lo picchierei.
Ma, mi viene male dargli meno di 7,5.
________________
Guccio. 7
Non è uno che ha fatto e fa politica. E’ un tecnico, onesto e dinamico. Bene sull’area artigianale che e la cosa più importante. Lo aspetta uno scoglio difficile. Voto di stima in attesa della riorganizzazione degli uffici che sono in parte ingolfati.
________________
Grillo 6 e mezzo
Uno motorino. Lavora sempre. E’ dappertutto. Forse anche oltre le sue mansioni. Ha gestito bene le emergenze, reddito minimo, LSU, ecc.
Finora, però, normale amministrazione. Da lei, con tutta la sua esperienza ci aspettiamo di più.
Qualcosa di veramente innovativo sui servizi sociali.
_______________
Ribilotta. 6 e mezzo
Bene. Ma ancora dobbiamo vedere i risultati concreti. Sia sul Sant’Ippolito sia sulla Siace.
Per il resto non so quello che ha fatto. Vuol dire che ha comunicato male. Se le cose che sta programmando saranno realizzate la prossima volta gli do 8 altrimenti 5.
Cimino. 7
Potete dire quello che volete, ma in due settimane ha organizzato la festa estiva. Qualche cosa l’ha sbagliata ma alla fine il risultato è più che buono. Ha messo mani al traffico, una patata bollente. Poi, queste deleghe, sembrano fatte apposta per lui.
Di Carlo 8
Il migliore. Si è rotto le ossa sulla questione dell’ospedale. Sta facendo tutto quello che un assessore alla sanità può fare. Rispetto al trio Grillo/Ribilotta/Cimino era quello che aveva meno esperienza, ma quello che sta lavorando ed agendo di più. Il bello è che qualcuno nel PD gli vuole fare le scarpe. Una sorpresa
Rispetto all’esplosività della campagna elettorale ha un po’ deluso. Sul palco era più bravo. Però è novellino. Diamogli il tempo di maturare. Rispetto ai primi mesi, quando tutti sono stati impegnati a fare la comparsa alla cavalcata, è migliorato.
Ha fatto bene a non rispondere sulla vicenda delle tuie.
Nell’ultimo periodo segnali di ripresa. Si è mosso. Aspettiamo qualcosa di concreto.
Se spera che l’unico modo per salvare la poltrona è passare al PD sbaglia di grosso.
Anzi è al contrario. Lo aspettano per sbranarlo. Quella è una tana di lupi.
Invece deve riprendere in mano la sua associazione e governare bene. In campagna elettorale in molti hanno creduto nel progetto città nuova.
Restivo. SV (senza voto)
Francamente, non ho notizie di quello che ha fatto. Anche lui è novellino ed ha un assessorato difficile. Dove il lavoro non si vede.
Insieme a Di Prima rischia di essere tritato dal potente trio Grillo/Ribilotta/Cimino, che insieme ne sanno una più del diavolo.
Ha un potente gruppo del PD dietro. Ma dall’esterno pare che nessuno lo aiuti.
Annotazione.
Sia Restivo che Di Prima dovrebbero dare molto di più.
Rappresentano la novità della giunta Nigrelli. Con tutto il rispetto, Grillo/Ribilotta/Cimino governano a singhiozzo da una quindicina d’anni. Non rappresentano la novità nella politica.
Se i giovani della giunta non si muovono tutto va a danno di Nigrelli che, dando troppa visibilità al potente trio rischia di apparire poco innovativo.
Come dice qualcuno “sembra
Anche se è cambiato il sindaco. Epperò, non è cosa da poco.
I comitati di quartiere chiamano. La città risponde. Tutti uniti per l'ospedale.
Piazza Armerina. “I comitati di quartiere chiamano e la città tutta unita risponde per salvare l’ospedale”. Ha commentato così l’assemblea sull’ospedale
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