venerdì 26 febbraio 2010

Degrado al quartiere Casalotto."Bisogna restituire dignità ai quartieri a cominciare dal fornire i servizi" denuncia un piazzese doc

“Come si fa a credere alle parole della politica quando non si è in grado fare delle piccole cose concrete e iniziare a restituire dignità ai quartieri storici della città?” Questo l’ennesimo grido d’allarme lanciato da un cittadino piazzese Filippo Farina residente nel quartiere Casalotto. “Provate a recarvi nella via Furnari e nella via Diana. Resterete a bocca aperta. Altro che riqualificazione del centro storico della città – aggiunge con una punta di amarezza il sign. Farina – sono solo due vie che simboleggiano il degrado e lo stato di abbandono cui è lasciato il nostro quartiere. Erbaccia ovunque, che ormai rischia di entrare nelle nostre case, ricettacolo di cani, gatti e topi. E’ incredibile che si affermi da più parti che si vuole riportare la gente a vivere nei quartieri quando poi semplici servizi non possono essere assicurati da uffici che evidentemente hanno dei problemi.” Il signor Farina ci accompagna nelle viuzze del quartiere Casalotto e percorrendo la via Furnari le sue parole acquisiscono un tono di profonda amarezza quasi a volerci dire che le speranze di ritornare a vivere dentro un’acropoli medievale sono solo sogni utopistici “Ho fatto segnalazione all’ufficio tecnico del comune di Piazza Armerina affinché possano intervenire per tagliare l’erba che minaccia di entrare dentro le nostre case. Ancora nessuno è intervenuto. Molte volte siamo noi residenti a provvedere a bonificare le nostre stradine. E’ semplicemente vergognoso!” Il racconto del signor Filippo Farina diventa ancora più passionale quando arriviamo in via Diana, una stretta viuzza del quartiere che entrato a far parte delle mura della città nel 1598 “Amo il centro storico e il mio quartiere – afferma Farina – e proprio per questo ho acquistato una casa in via Diana ma accanto mi ritrovo una abitazione pericolante che è lasciata li senza che nessuna faccia niente. Due settimane fa sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia municipale e l’ufficio tecnico della città. Quest’ultimo, nonostante la polizia municipale voleva chiudere la stradina, ha assicurato che la casa non è in pericolo di crollo. Ma quando l’amministrazione farà un bilancio delle numerose case abbandonate del centro storico che possono nel tempo costituire un pericolo per tutti? E’ così difficile iniziare finalmente un’operazione di recupero della nostra città a cominciare dai servizi che sono ad oggi inesistenti?” I proprietari della casa di via Diana pare che vivano a Torino e l’ufficio tecnico sta provvedendo a metterli a conoscenza della situazione di potenziale pericolo della propria abitazione. La proprietà è sacra, sancisce la nostra costituzione, e solo in caso di mancata ottemperanza del proprietario della casa l’amministrazione può sostituirsi e intervenire per mettere in sicurezza l’abitazione.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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