Piazza Armerina. “Solo fandonie. L’andata alla Bit è stata un vero e proprio fallimento”. Totuccio Miroddi, socialista e presidente delle commissione cultura alla provincia di Enna va giù duro e critica tutta l’azione del presidente della provincia Pippo Monaco e del sindaco di Aidone Filippo Gangi. Miroddi, considera “assolutamente inefficace” l’azione di Monaco. “E’ assurdo come quest’anno si sia andato alla Bit solo per organizzare una semplice conferenza stampa. In uno scenario come quello della borsa internazionale del Turismo di Milano significa come cercare un ago in un pagliaio. Peraltro una conferenza stampa senza nessun personaggio di rilievo è insignificante per gli operatori. Proprio quest’anno si doveva organizzare uno stand con tutti i crismi. Il presidente Monaco – dice ancora Totuccio Miroddi - dice che non ci sono soldi per la promozione turistica. Però ne spende tanti altri per cose inutili. Abbiamo fatto una figura ridicola. Mi risulta che tutte le maggiori province siciliane, da Ragusa a Catania a Caltanissetta avevano i loro stand con i loro testimonial. La provincia di Enna che nel 2011 dovrebbe – dico dovrebbe non per caso - ospitare il più grande evento turistico dell’anno con il rientro della Venere non ha organizzato nulla se non una conferenza stampa con Tudisco e i tre sindaci di Piazza Armerina, Troina ed Aidone, che con tutto il rispetto, non sono personaggi che attraggono il grande pubblico. Credo che anche con la regione siciliana e le altre realtà dell’isola non ci abbiamo fatto una bella figura ed abbiamo dimostrato tutta la nostra inefficienza”. Poi Miroddi rivolge la sua attenzione agli amministratori di Aidone. “Il sindaco Gangi fa proclami ma non sta risolvendo nulla. Tra meno di un anno arriva la Venere, tra meno di un anno gli argenti, e la città di Aidone è impreparata. Gangi ed i suoi amministratori parlano e basta. Mi risulta che alla bit il sindaco è stato accompagnato da quattro o cinque consiglieri comunali. Piuttosto che fare viaggi dovrebbero cercare soldi per realizzare i progetti e fare in modo che la Venere non si fermi a Roma. La Kore consegnato un piano strategico nelle mani di Gangi che corre il rischio di rimanere solamente nella carta. Per questo cercherò al più presto in qualità di presidente della commissione cultura di parlare con l’assessore regionale Armao per vedere se è possibile accelerare le procedure di finanziamento. Alcune cose, come la chiesa di San Domenico, devono subito essere ristrutturate”.
Agostino Sella