venerdì 20 agosto 2010

"Diamo luce al centro storico" lo slogan del consigliere comunale dell'Mpa Picicuto

“Diamo luce al centro storico” questo lo slogan lanciato dal consigliere dell’Mpa Ivan Picicuto che da mesi chiede all’amministrazione comunale che si adoperi affinché venga attivato, in alcune zone del centro storico, il nuovo impianto di illuminazione che risulta, inspiegabilmente, ancora staccato. Il consigliere Ivan Picicuto attacca l’indifferenza dell’amministrazione Nigrelli”. “Da mesi che chiedo all’amministrazione perché alcune zone della città sono lasciate al buio come se non esistessero – spiega il consigliere Picicuto – è inspiegabile che alcune zone del centro storico, abitate da numerose famiglie, siano lasciate al buio assoluto. Quel che è più grave è l’indifferenza dei nostri amministratori che, nonostante le proteste dei cittadini, non danno nessuna risposta sulle ragioni di questo ritardo.” “Da oltre un anno – continua il consigliere Picicuto - che la nuova rete elettrica installata non risulterebbe attiva in alcune zone, basti recarsi in via Salemi, o in via S. Angelo ,accanto la chiesa di San Giuseppe, oppure recarsi nella zona della costa di S. Francesco, nei pressi del quartiere Monte, per rendersi conto che questa parte della città è stata dimenticata. La sensazione che si respira e che questa amministrazione in più di due anni di attività politica, ha diviso la città come si usava fare parecchi secoli addietro. I ricchi da una parte e i poveri dall’altra. La parte ricca servita e reverita, la cosiddetta parte povera oscurata, dimenticata e lasciata nell’indifferenza. Il buio che domina questa vie fa paura e la sicurezza di molti anziani potrebbe risultare minacciata concretamente eppure, ancora una volta, a distanza di un anno non si fa niente per risolvere questo problema. ” Il consigliere dell’Mpa Ivan Picicuto aveva presentato, nei giorni scorsi, un’interrogazione consiliare ove chiedeva all’amministrazione comunale le ragione di questo notevole ritardo, visto che il nuovo impianto è stato posto da più di un anno, ma ancora la vicenda deve essere trattata dal consiglio comunale.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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