venerdì 5 febbraio 2010

Un cane tenta di aggredire una giovane donna nella centralissima Piazza Garibaldi

Salvata da un cane una giovane donna di 32 anni G.A. Solo grazie all’intervento di S.L.T. che si è potuto evitare il peggio. Ancora una volta al centro della cronaca episodi che vedono al centro dell’attenzione i cani randagi. E ancora una volta a perdere è la città che non riesce a darsi una struttura per ricevere uno degli animali più fedeli all’uomo con le ovvie conseguenze che a farne le spese per l’ennesima volta e questo meraviglioso animale. I fatti risalgono all’altro ieri sera quando la giovane donna, intorno alle 10 del mattino, usciva da uno studio medico sito nella centralissima via Vittorio Emanuele. La signora giunta nel cuore del centro storico della città, in piazza Garibaldi, veniva aggredita da un cane nero che è solito stazionare nella piazza centrale della città. “Sono stati momenti terribili – ci confessa la signora – pensavo che il cane volesse giocare poi ho capito che le sue intenzioni erano diverse. Per fortuna e grazie all’intervento di S.L.T. che ho evitato il peggio.” Il cane di cui parla la signora è noto a tutti nella centrale piazza Garibaldi. Sembra ormai essere parte integrante del centro storico della città. Viene accudito da alcuni titolari di esercizi commerciali, gli viene dato da mangiare ma a detta della signora non è il posto dove devono stare i cani “Guardi io amo gli animali ma questo non significa che i cani possono spadroneggiare in qualsiasi parte della città. Simili episodi non si verificano in un paese civile. Ogni cane deve avere un suo padrone e i cani randagi devono stare in apposite strutture. Ieri la fortuna è stata che si trovava quel signore in caso contrario come poteva finire? E se al mio posto ci fosse stato un bambino?"

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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