venerdì 29 febbraio 2008

Dimissioni del sindaco. L'otto giugno le prossime amministrative

Piazza Armerina. “Mi dimetto, così non posso governare”. Ancora una volta, Maurizio Prestifilippo coglie tutti di sorpresa, anche quelli a lui più vicino. Ieri ha, infatti, comunicato le sue dimissioni da sindaco. “Così si andrà a votare l’otto giugno e saranno gli elettori a decidere – dice il sindaco - Non è possibile governare con il consiglio comunale che fa continuamente ostruzionismo”. Prestifilippo non è nuovo ai colpi di scena. Come quando ultime amministrative che lo videro sindaco con la lista Sgarbi si rese protagonista di una strana ma vincente operazione politica. La mattinata di ieri è stata frenetica. Non appena gli uomini più vicini a Prestifilippo hanno appreso delle intenzioni del sindaco hanno cercato per tutta la giornata di farlo desistere. Ma lui ha tirato dritto e stamattina dovrebbe protocollare le dimissioni. “Non comprendiamo la scelta della dimissioni – dicono alcuni uomini a lui vicini – speriamo che desista”. Colto di sorpresa anche il leader ennese di Forza Italia Ugo Grimaldi “non ci siamo ancora sentiti. Devo parlare con lui”. Le dimissioni di Prestifilippo assumono però un forte carattere politico. Arrivano ad appena 10 giorni circa dalla presentazione delle liste per le elezioni regionali e nazionali. Prestifilippo è un uomo legato a Gianfranco Miccichè che fino alla fine ha condotto una battaglia per candidarsi alla presidenza della regione. Prestifilippo una volta dimesso, potrebbe essere candidato alle elezioni regionali all’interno del Partito delle Libertà o addirittura – dice qualcuno – “potrebbe essere un potenziale candidato di Miccichè, che è intenzionato a presentare una sua lista”. Insomma fioccano le ipotesi anche per la successione nei prossimi mesi di ben 4 competizioni elettorali, le nazionali, le regionali, le provinciali e le amministrative. Il sindaco dimissionario piazzese ha comunque più volte sottolineato la sua intenzione a correre per la presidenza della provincia. In questo caso, potrebbe essere il candidato del centro destra contro la sinistra ennese. Le sue dimissioni provocano anche le elezioni amministrative a Piazza Armerina, probabilmente saranno l’otto giugno. Se non sarà candidato a presidente della provincia certamente Prestifilippo chiederà un mandato pieno agli elettori piazzesi per tornare a Sala delle luci. Ieri, intanto, fibrillazione in tutti i partiti, colti di sorpresa. Dovranno subito serrare le fila per trovare un candidato sindaco credibile.
Agostino Sella

Pd.Scontro a due per l'elezione del segretario.

Piazza Armerina. Alla fine saranno sarà uno scontro a due per la carica di segretario del partito democratico. Il primo eè Concetto Prestifilippo (nella foto), candidato di una grande parte del partito che comprende l’area Letta, quella Bindi e quella rappresentata da una delle due aree Veltroni, quella rappresentata da Ranieri Ferrara. Il secondo candidato, che dovrebbe essere una donna, sarà invece espressione della cosiddetta “seconda area Veltroni” che fa riferimento al consigliere comunale Pino Venezia e che vede tra le sue file gli assessori Tanino Adamo ed Enzo Giusto. La candidata dovrebbe essere, secondo indiscrezioni non confermate, Maria Grasso, da tempo impegnata nei movimenti della società civile piazzese. Intanto i due schieramenti si fanno la guerra a colpi di comunicati stampa. Tra i sostenitori di Concetto Prestifilippo ci sono una parte dei veltroniani, quelli di Ranieri Ferrara “Un patto di galateo politico per trovare una forte coesione all’interno di un Partito Democratico, che dovrà sostenere gli amici ed i compagni impegnati nelle imminenti tornate elettorali nazionali, regionali e provinciali e costruire un nuovo e grande punto di riferimento per la nostra città”. Questa la sintesi del pensiero di Ferrara, che continua “serenamente e con alto senso di responsabilità abbiamo ritirato ogni disponibilità per la carica di segretario cittadino del partito veltroniano, superando vecchi schemi di appartenenza e logiche di area, che seppur ancora esistenti, non sono così importanti in questo speciale momento della vita politica nazionale e regionale.” La posizione di Ferrara è stata apprezzata dai referenti delle aree Letta e Bindi, Tina Caliota delegata nazionale e Daniele La Delia delegato regionale che hanno commentato: “C'è una comune sintonia di intenti e di rinnovata militanza politica, d’impegno sociale e civile. Quella di Concetto Prestifilippo è una candidatura nuova, sicura e affidabile” Non ci stanno però gli uomini della cosiddetta “seconda area Veltroni” di Pino Venezia, che ribattono “dall’area Veltroni è emersa una candidatura alla guida del partito che tiene conto delle indicazioni politiche unanimemente emerse nelle assemblee svoltesi le scorse settimane. La proposta, che verrà formalizzata in occasione della riunione stessa, guarda all’unità del Partito Democratico come valore da perseguire, anche in vista degli importanti appuntamenti elettorali della prossima primavera”.
Agostino Sella

giovedì 28 febbraio 2008

Maurizio Prestifilippo: "Mi dimetto così non si può andare avanti".

" Mi dimetto perchè la situazione politica non è chiara. Non si può governare con un consiglio comunale così".
Le elezioni amministrative dovrebbero essere l'8 giugno. Prestifilippo potrebbe essere il candidato a presidente della provincia oppure, essere ricandidato a sindaco.



Ecco il comunicato nel sito del comune
Il Sindaco Maurizio Prestifilippo ha riunito oggi i Consiglieri comunali della sua parte politica, la Giunta municipale e i Dirigenti comunali ed ha annunciato la sua intenzione di dimettersi entro la mattinata di venerdì 29 febbraio. «La rapida evoluzione della situazione politica - ha detto Maurizio Prestifilippo - non mi consente di proseguire l'esperienza amministrativa alla guida del Comune. La difficile situazione della composizione consiliare impedisce di guardare con fiducia al prossimo futuro. Darò la mia disponibilità al Partito di Forza Italia per altre e più impegnative sfide anche per tutelare la Città di Piazza Armerina. Entro tre mesi si celebreranno nuove elezioni amministrative: la parola ritorni adesso agli elettori».

Vogliono chiudere l'università piazzese

Piazza Armerina. “Abbiamo saputo da internet che voglio chiudere l’università piazzese. E’ scandaloso ma lotteremo fino in fondo”. Enzo Cammarata è piuttosto adirato. L’assessore alla pubblica istruzione ha scoperto navigando in internet che il consiglio di facoltà di Scienze della formazione di Catania, da cui dipende il corso di formazione turistica di Piazza Armerina, ha deliberato giorno 11 febbraio che per l’anno 2008/2009 sono chiuse le iscrizioni al corso della città dei mosaici. In poche parole, se così sarà, nel giro di un paio d’anni il sogno “università” nella cittadina piazzese svanirà nel nulla. “Faccio appello ad alzare le barricate – dice Enzo Cammarata – una città come la nostra non può rimanere senza università”. Poi l’esponente de “La Destra” si toglie qualche sassolino dalle scarpe. “La lotta tra la Kore e l’Università di Catania ci penalizza. Siamo i più piccoli ma quelli che paghiamo di più”. Infatti il comune piazzese dal 2001 paga al consorzio universitario ennese ben 153 mila euro l’anno per l’istituzione del corso. “Per un comune come il nostro – dice Cammatata non sono noccioline ma soldi”. Mentre il comune di Enna, che invece ha i massimi benefici dall’università versa nelle casse del consorzio appena 2 quote, circa 50 mila euro l’anno. “E’ la solita ingiustizia – continua l’assessore – eppure le iscrizioni quest’anno hanno avuto un boom con ben 75 iscrizioni. Questo vuol dire che la domanda c’è”. Poi Cammarata mette il dito sulla piaga. “E’ anche vero che l’università di Catania deve avere dal consorzio ennese qualche milione di euro. Loro non pagano e noi abbiamo i problemi”. In effetti è aperto un contenzioso che va da uno a tre milioni di euro che la facoltà catanese dovrebbe avere dal consorzio ennese. “La cosa strana – continua l’assessore piazzese – è che della chiusura non ne sapeva niente nessuno, ne Salerno ne il presidente del consorzio. Dopo che gli ho comunicato la questione hanno fatto le loro ricerche ed hanno confermato la sospensione delle iscrizioni dal prossimo anno”. Infine Cammarata espone la sua ricetta “Occorre combattere per evitare la chiusura coinvolgendo i movimenti, la società civile ed i partiti a prescindere dagli schieramenti. Spero che tutti si muovano per difendere questo nostro patrimonio. Non permetterò – conclude Cammarata – che portano via l’università utilizzando i nostri soldi”. Insomma, una nuova battaglia è appena cominciata in piena campagna elettorale.
Agostino Sella

Caselle postali. Costi alle stelle. Lamentele dei cittadini

Piazza Armerina. Costo delle caselle postali alle stelle ed i cittadini piazzese si lamentano. Chi detiene una casella postale nella città dei mosaici deve, infatti, pagare oltre le 35 euro per la casella piccola e ben 50 euro per la casella più grande. Peraltro, le spese aumentano con un aggravio ulteriore di 18 euro per la casella piccola e ben 25 per la casella grande per ogni componente familiare. Il paradosso della questione è che questi cittadini, non solo non godono di servizi efficienti e spesso limitati per il fatto di abitare fuori del centro abitato, ma si trovano ad affrontare ulteriori aggravi economici per essere costretti ad avere le caselle postali. E’, insomma, uno dei segnali di come aumentano le spese per le famiglie che si trovano ad affrontare il caro bollette con gli stipendi che non bastano per sbarcare il lunario. Nino Di Catania si è fatto carico di affrontare il problema a nome di alcuni cittadini abitanti nelle periferie a cui proprio non va giù pagare tanti soldi per ricevere la posta. “Vogliamo fare chiarezza sulla questione - dice Nino Di Catania – vogliamo coinvolgere le istituzioni invitandole ad un dibattito costruttivo che abbia lo scopo di individuare inefficienze che provocano danno ai cittadini ed eventuali aumenti ingiustificati che vanno a vessare chi già ha difficoltà a sbarcare il lunario. Con un poco di lungimiranza – conclude Di Catania – ci sarebbero meno spese e meno disagi per i cittadini”. Di Catania ha coinvolto nella questione anche il consigliere provinciale Giuseppe Mattia “Abbiamo parlato con alcuni responsabili del servizio – dice Giuseppe Mattia - Certamente se la toponomastica della città fosse completa e capillare fin nelle zone più periferiche probabilmente il servizio postale si potrebbe organizzare meglio e recapitare a tutti la corrispondenza senza costi aggiuntivi. Purtroppo le famiglie – conclude Mattia – pare non si trovano al centro dei problemi dei nostri politici come dimostrano gli aumenti spropositati delle bollette dell’immondizia. Al danno si aggiunge la beffa delle caselle postali”.
Agostino Sella

mercoledì 27 febbraio 2008

Cammarata: vogliono chiudere l'Università di Piazza Armerina. Non lo permetterò"

Il dramma di Massimo e Gaetana. Una famiglia che comunque riceve aiuti.

Piazza Armerina. “Ci hanno sfrattato, abbiamo due figlie e siamo disoccupati. Se non ci danno subito un lavoro occuperemo il consiglio comunale”. Gaetana Parlacino e Massimo Sarda sono il simbolo della Sicilia ferma al palo. Quella Sicilia che vive di sussidi che non lavora, che forse, è “disoccupata” per professione. Hanno due figli di 4 e 5 anni ed un reddito che di 4 mila euro all’anno. Hanno ricevuto un ordinanza di sfratto, il padrone di casa pare non li voglia più. Entro il 10 devono lasciare la casa in cui stanno in affitto ma non sanno dove andare ad abitare. “Ci hanno sfrattato – dice lui – sono disperato, nessuno mi fa credito ed ho due figli da sfamare”. Massimo Sarda, 36 anni, sta frequentando il corso per prendere la terza media serale. Guadagna 670 euro al mese per sei mesi all’anno con i lavori socialmente utili che fa con il comune. Per il resto del tempo è a spasso. “Quasi tutti i soldi che guadagno mi servono per pagare l’affitto. Nessuno mi vuol fare lavorare, dicono che a 36 anni sono già vecchio. Mi propongono di lavorare al mercato con 10 euro al giorno, ma io con due figli non me lo posso permettere. Vorrei andare fuori, ma non ho neanche i soldi per emigrare”. La famiglia Sarda, però nonostante i lamenti, da tempo riceve aiuti sia pubblici, che “privati”. “Fino al 31 dicembre 2007 hanno usufruito di un progetto e poi sono sempre stati oggetto della nostra attenzione con vari sussidi – dice l’assessore Gagliano - anche perché hanno due figli piccoli a cui teniamo molto”. Anche il Vescovo li ha già aiutati con contributi diretti. Alcuni cittadini, poi settimanalmente, hanno fatto sentire la loro solidarietà. “Insomma – dice qualcuno che li conosce bene - forse i coniugi Sarda dovrebbero darsi più da fare per cercare di trovare lavoro, piuttosto che pensare ad occupare la sala consiliare”. La coppia parla anche dei due piccoli figli. “L’assistente sociale – dice la moglie Gaetana Parlascino di 33 anni – ci vuole portare via i figli per darli ad una comunità, ma io questo non lo permetterò mai. Per questo voglio trovare subito un lavoro ed una casa. Altrimenti dormirò nella sala del consiglio comunale così almeno faranno qualcosa per noi”. Sarda è anche un ex detenuto. “Mi hanno messo in galera per una lite familiare, ma non ho nessun vizio, né bevo e neanche fumo, sono un bravo ragazzo”.
Agostino Sella

domenica 24 febbraio 2008

Sgarbi alla BIT: "un comprensorio tra i Mosaici, Piazza e Morgantina gestito dal FAI"

Piazza Armerina. “Villa del Casale, Morgantina e Piazza Armerina, un grande comprensorio sotto l’egida del FAI”. Vittorio Sgarbi lancia la proposta alla BIT, la borsa internazionale del turismo, dove ieri in una affollata conferenza stampa, l’alto commissario alla villa romana e l’amministrazione comunale diretta da Maurizio Prestifilippo, hanno illustrato la proposta turistica per il turismo piazzese. Quella del comprensorio il vicino comune aidonese, che tra qualche mese vedrà anche la presenza delle Venere di Morgantina di ritorno da New York, potrebbe essere un trampolino di lancio per un turismo che permette ai visitatori di sostare nel territorio del centro Sicilia per almeno un paio di giorni. Il critico d’arte, vorrebbe poi mettere tutti questi beni, sotto il coordinamento del Fondo Italiano per l’Ambiente, che già in Italia si è reso protagonista con grande successo del lancio di molte realtà turistiche. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il sindaco che ha messo in risalto il ruolo primario della villa romana del Casale nel panorama turistico siciliano. Presenti anche gli assessori Mauro Farina ed Enzo Cammarata ed i consiglieri Trebastoni ed Anzaldi. Molto particolare ed apprezzato dagli operatori lo stand piazzese caratterizzato dalla riproposizione in scala reale della sala in bikini della villa romana del Casale. Nella sala tre modelle vestite in bikini hanno fatto mostra per tutta la giornata. “Abbiamo ricevuto unanimi consensi – dice Fabrizio Turisco – assessore ed organizzatore delle giornate milanesi – sono certo che avremo un grande ritorno in termini di immagine e di presenze turistiche”. Alla Bit anche lo stand di Aidone, e quelle del consorzio organizzato dal Perito turistico con la collaborazione della Confesercenti, l’Union Turismo, l’Assoturismo, la Pro Loco, i Lions Club, a Fidapa, il Kiwanis. Alla vetrina turistica italiana anche 40 universitari della facoltà di operatori del turismo piazzese, che hanno toccato con mano la realtà turistica mondiale. Presenti, inoltre, diversi operatori turistici piazzesi. Insomma la presenza massiccia delle realtà turistiche dimostra come il turismo può rappresentare il futuro dell’economia del centro Sicilia. L’idea del comprensorio lanciato da Sgarbi potrebbe essere il punto di forza sul quale costruire a contorno una serie di iniziative che potrebbero far diventare l’ennese un comprensorio di primo piano nel panorama turistico siciliano.
Agostino Sella

Autonomia Azzurra elogia i giovani di Forza Italia


Piazza Armerina. “Autonomia Azzurra esprime favorevoli consensi esprime ai giovani di Forza Italia della provincia”. Lo dice Achille Muscarà leader della corrente forzista per il congresso celebrato autonomamente dai giovani di Forza Italia. “E’ il loro primo valido Congresso e si sono dati una struttura autorevole e soprattutto autonoma così come sancito dallo Statuto del partito. Il Congresso è stato la risposta al precedente fantomatico congresso indetto dal Coordinamento Provinciale per nulla competente in merito, che ha, così facendo, ancora una volta dimostrato il suo errato metodo di gestione antidemocratica del partito. I giovani del Movimento politico di F.I. – contina Muscarà - che per Statuto hanno la fortuna di non dipendere dai Coordinamenti degli adulti, ma di collaborare, forti della loro autonomia sapranno sviluppare una attenta e qualificata politica all’insegna dei valori di democrazia e di libertà per lo sviluppo socio-economico e culturale della nostra provincia e delle realtà locali territoriali. Questi “ragazzetti”, come sono stati definiti da qualche sprovveduto, non hanno niente da imparare - dice ancora Achille Muscarà – Sanno perché sono in F.I. oggi, e nel nuovo partito delle libertà domani, quello che vogliono, dove vanno, e soprattutto, con chi vogliono andare e quello che a priori rigettano. Il Coordinamento Provinciale e i Coordinamenti Comunali li valorizzino nella giusta dimensione e realtà che rappresentano così come ha da tempo già fatto per competenza e con autorità il Coordinamento Nazionale Giovani, nominando prima un Commissario e riconoscendo dopo, l’esito dell’Assemblea”.
Agostino Sella

venerdì 22 febbraio 2008

Cammarata e Farina alla BIT

Tudisco alla BIT

Conferenza stampa alla Bit con Sgarbi

Prestifilippo sfida Crisafulli per la provincia

Piazza Armerina. “Se Crisafulli sarà il candidato alla presidenza della provincia per il centro sinistra offrirò la mia candidatura al centro destra per sfidarlo e vincere”. Maurizio Prestifilippo, sindaco piazzese, lancia così la sfida al leader del centro sinistra ennese. Mirello Crisafulli risponde. “Purtroppo per lui dovrà aspettare 15 anni, ho fatto in parlamento ancora solamente due anni. Lui è ancora giovane, ed ha tempo per prepararsi”. Il simpatico botta e risposta tra Prestifilippo e Crisafulli è una delle prime schermaglie di una campagna elettorale che entra nel vivo. Maurizio Prestifilippo, a Milano per partecipare alla Borsa internazionale del turismo, fa sapere “Se Crisafulli non sarà più ricandidato in parlamento per via del regolamento del Partito Democratico che prevede la non ricandidatura per chi ha fatto 3 legislature è probabile che corra per la presidenza della provincia. In quel caso mi offro al centro destra per correre contro di lui”. Ma, è probabile che la sfida Prestilippo-Crisafulli non sia possibile. La regola del PD, infatti, non dovrebbe valere per chi è stato seduto per 3 legislature a Sala d’Ercole come Mirello Crisafulli. Intanto il deputato ennese conferma che a correre per la presidenza della provincia per il centro sinistra ci sarà Cataldo Salerno “Mi pare fuori discussione che il candidato del centro sinistra è Cataldo Salerno – dice Crisafulli - a meno che lui non lo voglia”. Insomma, dalle parole di Crisafulli sembra chiaro che non ci dovrebbero essere problemi per una sua riconferma nella lista del PD alla camera dei deputati, dove dovrebbe occupare uno dei primi posti utili per tornare protagonista delle politica nazionale. Alcuni, invece, fanno pressioni su Prestifippo perché si candidi alle elezioni regionali, ma lui temporeggia. “Mi interessano di più le elezioni provinciali, sono il mio vero obiettivo”, dice. La sua sorte, però, pare strettamente legata alle vicende di Gianfranco Miccichè, il pupillo di Berlusconi, che in queste ore sta decidendo se candidarsi o no alla Presidenza della Regione, sfidando Raffaele Lombardo e Anna Finicchiaro. Se Miccichè dovesse scendere in campo è probabile che Prestifilippo che è un suo uomo, sia costretto, suo malgrado, a candidarsi alle elezioni regionali per portare “acqua al mulino”. Se lo farà dovrà dimettersi dalla carica di primo cittadino della città dei mosaici.
Agostino Sella

giovedì 21 febbraio 2008

Miccichè è un pazzo scatenato !!! w i pazzi

Il sogno continua, anzi credo sia giunto il momento di cominciare a prepararsi e spero davvero che tanti di voi mi vogliano seguire in questa meravigliosa battaglia di libertà. Alcuni erano convinti che mi avrebbero fermato ma solo perché, forse, non hanno percepito la forza di questo nostro sogno: CAMBIARE REALMENTE LA SICILIA. In tanti, invece, ci credevano. Io ci credevo e continuo a crederci.
Per me sarà una fatica enorme ma sono convinto di potercela fare, anche da solo (si fa per dire)! Ho parlato con il Presidente Berlusconi ed ha capito il perché della mia battaglia VERA contro il metodo del “cuffarismo”, gli ho chiesto di non provare nemmeno di trattare ed invece di sposare la nostra battaglia e schierarsi con noi. Non so se lo potrà fare. conoscendolo spero di si. Abbracciandoci gli ho detto comunque che io non posso tradire un sogno, una speranza di tutto il popolo siciliano. Mi ha detto che, comunque finisca, lui ci sarà sempre. E’ un uomo straordinario, gli voglio un grandissimo bene, ma
per me, oggi, non c’è amore che superi quello per la Sicilia e i siciliani onesti, liberi, coraggiosi e sognatori.
Sono con voi per la sfida, dura ma possibile, contro i nemici della Sicilia e contro gli amanti degli affari loschi!
Mi siete stati vicini e siete stati determinanti per la mia scelta, ora continuate a starmi vicini per vincere!
Vi adoro


Gianfranco Miccichè

Saro Vella. Vescovo siciliano in Africa tra i poveri.

mercoledì 20 febbraio 2008

Il testo sulla moratoria contro l'aborto

- A Sua Eccellenza Dr Ban Ki-Moon - Segretario Generale delle Nazioni Unite
- Alle Loro Eccellenze primi ministri e capi di stato delle Nazioni Unite
In questi ultimi sessant’anni sono stati presi notevoli provvedimenti e fatti rilevanti sforzi per creare e sostenere gli strumenti giuridici intesi a proteggere gli ideali espressi nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo approvata il 10 dicembre del 1948 a Parigi. Negli ultimi tre decenni sono stati effettuati più di un miliardo di aborti, con una media annua di circa cinquanta milioni di aborti. Secondo l’ultimo rapporto dello United Nations Population Fund, in Cina si corre il rischio di aborti, incentivati e anche coattivi, per decine di milioni di nascituri in nome di una pianificazione familiare e demografica di stato. In India, per una selezione sessista, sono state eliminate prima della nascita milioni di bambine in 20 anni. In Asia l’equilibrio demografico è messo a rischio da un infanticidio di massa che sta assumendo proporzioni epocali. In Corea del nord il ricorso all’aborto selettivo tende alla radicale eliminazione di ogni forma di disabilità. Anche in occidente, l’aborto è diventato lo strumento di una nuova eugenetica che viola i diritti del nascituro e l’uguaglianza tra gli uomini, portando la diagnostica prenatale lontano dalla sua funzione di preparazione all’accoglienza e alla cura del nascituro e vicino al criterio del miglioramento della razza, distruggendo così gli ideali universalistici che sono all’origine della Dichiarazione universale del 1948.
Sottoponiamo alla Sua e alla Vostra attenzione una richiesta di moratoria delle politiche pubbliche che incentivano ogni forma di ingiustificato e selettivo asservimento dell’essere umano durante il suo sviluppo nel grembo materno mediante l’esercizio di un arbitrario potere di annichilimento, in violazione del diritto di nascere e del diritto alla maternità. L’articolo 3 della Dichiarazione universale afferma che “ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona”. Chiediamo ai rappresentanti dei governi nazionali che si esprimano a favore di un emendamento significativo al testo della Dichiarazione: dopo la prima virgola, inserire “dal concepimento fino alla morte naturale”. La Dichiarazione universale si riferisce infatti ai diritti umani “eguali e inalienabili” e proclama solennemente che gli esseri umani hanno una “dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana” (Preambolo). La scienza, alcune delle cui maggiori scoperte in campo genetico sono posteriori alla Dichiarazione, documenta inconfutabilmente l’esistenza di un patrimonio genetico umano già nell’embrione, un patrimonio unico e irripetibile, fin dal primo stadio del suo sviluppo. La Commissione britannica Warnock, nel 1984, fa del quattordicesimo giorno dal concepimento la soglia oltre la quale un embrione è non soltanto un essere umano, ma titolare del diritto a non essere manipolato sperimentalmente. I governi devono preservare e proteggere questi diritti naturali, che comprendono il diritto a un “patrimonio genetico non manipolato”.
La Dichiarazione del 1948 fu la risposta del mondo libero e del diritto internazionale ai crimini contro l’umanità giudicati tre anni prima a Norimberga. In risposta alla pratica eugenetica dei medici nazisti, la World Medical Association nel 1948 adottò la Dichiarazione di Ginevra nella quale si afferma: “Rispetterò la vita umana, a partire dal momento del concepimento”. L’articolo 6 dell’International Covenant on Civil and Political Rights, voluta dalle Nazioni Unite nel 1966, stabilisce che “ogni essere umano ha un inerente diritto alla vita”. L’aborto selettivo e la manipolazione selettiva in vitro sono oggi la principale forma di discriminazione su base eugenetica, razziale e sessuale nei confronti della persona umana. Quella stessa persona umana che le Nazioni Unite tutelano all’articolo 6 della propria carta dei diritti. A sessant’anni dalla proclamazione della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo è necessario rinnovare la nostra principale fonte di ispirazione umanitaria attraverso un emendamento all’articolo 3. Desideriamo perciò richiamare i governi a un profondo rispetto dei diritti della persona, il primo dei quali è l’inviolabile diritto alla vita.
Con osservanza
René Girard, antropologo membro dell’Académie française
Lord David Alton, membro della Camera dei Lord
Roger Scruton, filosofo inglese al Bircbeck College
John Haldane, professore di filosofia alla St. Andrews University
George Weigel, teologo e biografo di Karol Wojtyla e Joseph Ratzinger
Robert Spaemann, professore emerito di Filosofia all’Università di Monaco
Suor Nirmala Joshi, Superiora delle Missionarie di Madre Teresa di Calcutta
Josephine Quintavalle, direttrice del Comment on Reproductive Ethics
Paola Bonzi, Centro di aiuto alla vita della clinica Mangiagalli di Milano
Pierre Mertens, presidente della Federazione internazionale Spina Bifida
Jean-Marie Le Mené, presidente della Fondation Jérôme Lejeune
Alan Craig, presidente della Christian Peoples Alliance inglese
Richard John Neuhaus, teologo e direttore di First Things
Carlo Casini, presidente del Movimento per la Vita italiano
Lucetta Scaraffia, docente di storia all’Università La Sapienza di Roma
Bobby Schindler, fratello di Terri Schiavo

martedì 19 febbraio 2008

"U b'stiamèr" recitata da Seby Arena.

"U b'stiamèr" cioè il guardiano del bestiame. Una storiella ottocentesca (Remigio Roccella 1829 - 1915)
http://it.youtube.com/watch?v=VJtALsNka5Q

Puglisi di Italiani nel mondo: "Vogliamo un posto nella lista del Pdl"

Piazza Armerina. “Nelle liste del PDL in provincia di Enna vogliamo esserci anche noi”. Il messaggio di Guglielmo Puglisi, segretario provinciale di Italiani nel mondo è forte e chiaro. Il 46enne segretario del partito di Sergio Di Gregorio indirizza un messaggio ai leader del Pdl provinciali e sottolinea come il movimento di Italiani nel Mondo “vuole avere anche in provincia di Enna un ruolo di primo piano nell’azione politica. Un ruolo – dice ancora Puglisi – che ci spetta e che se qualcuno non vuole riconoscere ci sapremo conquistare nel modo migliore”. Insomma, sono tutti in fibrillazione per la formazione delle liste ed anche Italiani nel mondo fa sentire la sua voce. “le amministrative del 2007 – dice Puglisi – hanno dimostrato la presenza nel territorio del nostro movimento tanto è vero che abbiamo raggiuntoli 2% dei consensi con l’elezione di diversi rappresentanti istituzionali. Siamo convinti che la Sicilia, anche in relazione al nostro statuto darà la giusta fiducia al nostro movimento”. Proprio sabato Puglisi ha partecipato ad un vertice regionale del partito in cui si sono definite le linee guida e strategie del movimento di De Gregorio. “per quanto riguarda le elezioni nazionali – dice Puglisi – il movimento di Italiani nel Mondo fa sapere agli alleati di una propria legittima ambizione ad essere presente nelle liste della Camera dei Deputati. A livello regionale – dice ancora il segretario provinciale di InM – vogliamo contribuire in ogni provincia, quindi anche in quella di Enna – con nostri candidati nelle liste del PDL siciliano, privilegiando l’adesione a progetti che accettano come programma primario il valore essenziale dello statuto siciliano, con particolare riferimento al ruolo della ragione Sicilia nel più ampio ed integrato contesto euromediterraneo”. Insomma Puglisi pare avere le idee chiare. Vuole portare il suo movimento ad essere la terza gamba del PDL insieme a Forza Italia ed Alleanza Nazionale, nella costituzione di una lista di tutto rispetto che possa concorrere in provincia di Enna con le due liste del partito democratico. Nel PDL, pare scontata la ricandidatura del forzista Edoardo Leanza che dovrà essere accompagnata da un uomo od una donna scelta da Alleanza Nazionale. Tra i due potrebbe inserirsi, almeno secondo gli intenti di Puglisi, un esponente di Italiani nel mondo.
Agostino Sella

lunedì 18 febbraio 2008

Un servizio sulla lotta alla mafia del vescovo Pennisi in spagnolo


http://it.youtube.com/watch?v=rZyly24fx2w

I lettiani del PD. "Vogliamo Prestifilippo segretario". Freddi i veltroniani

Piazza Armerina. “Proponiamo Concetto Prestifilippo alla segreteria del PD”. La proposta è di una parte consistente del partito democratico, quella che fa riferimento all’area di Enrico Letta e Rosy Bindi, che ieri, in una assemblea congiunta hanno indicato Concetto Prestifilippo, da proporre al capo della segreteria piazzese del partito di Veltroni. Prestifilippo, giornalista di lunga data, non ha trascorsi recenti in politica e neanche rapporti di parentela con il più famoso sindaco Maurizio Prestifilippo. “Durante l’incontro – si legge in una nota congiunta delle due aree - sono fortemente emerse la volontà e la necessità di uscire dalle divisioni interne che avevano caratterizzato il partito, ad ogni livello, prima delle primarie che hanno visto l’elezione di Walter Veltroni. Si è anche auspicato – continua la nota - che l’assemblea venga tenuta in tempi brevi, entro la prossima settimana. Le sfide elettorali che investiranno tutti i livelli territoriali nel futuro prossimo dovranno essere affrontate con unanimità di intenti e di programmi. Per quanto riguarda il candidato alla segreteria – conclude la nota - è stato proposto il nome di Concetto Prestifilippo, docente e giornalista. La candidatura di Prestifilippo ha incontrato consenso unanime da parte dei partecipanti”. Contento della proposta di Concetto Prestifilippo è Carmelo Tumino. “Prestifilippo – dice Tumino – è una figura autorevole che sono certo troverà il consenso di tutti. E’ un personaggio nuovo della politica ed al tempo stesso esperto proprio quello che ci vuole per il partito democratico. Farà bene al partito ed alla città”. Le prime reazione dei veltroniani, colti di sorpresa, sono piuttosto fredde. Ranieri Ferrara dice. “Non ne so niente, almeno fino ad ora non ci hanno comunicato nulla. O saremo d’accordo oppure proporremo qualche altro”. Ferrara non si sbilancia. Silenzio anche nei veltroniani che fanno capo a Pino Venezia “ne parleremo in assemblea” dice Venezia. Insomma i veltroniani hanno le bocche cucite, ma è probabile che possano esprimere un loro candidato. Infatti quella veltroniana, pur con le sue divisioni interne, è l’area maggioritaria del partito e difficilmente vorrà farsi sfuggire la possibilità di eleggere il segretario. Secondo alcune indiscrezioni stanno preparando una contro mossa che potrebbe essere rappresentata dalla proposta di una donna.
Agostino Sella

sabato 16 febbraio 2008

Tudisco 1: candidatura del sindaco. No... forse...

Tudisco 2. Alla bit con tre modelle

Svolta nel PD. Prestifilippo proposto segretario.

La proposta è dei lettiani di Tumino e dei bindiani di La Delia.
Ecco la nota congiunta.
Si è riunita questa sera una parte del Partito Democratico, incaricata di esprimere il nome di colui il quale potrebbe essere designato nuovo segretario della sezione locale.

Durante l’incontro sono fortemente emerse la volontà e la necessità di uscire dalle divisioni interne che avevano caratterizzato il partito, ad ogni livello, prima delle primarie che hanno visto l’elezione di Walter Veltroni.

Si è anche auspicato che l’assemblea venga tenuta in tempi brevi, entro la prossima settimana. Le sfide elettorali che investiranno tutti i livelli territoriali nel futuro prossimo dovranno essere affrontate con unanimità di intenti e di programmi.

Per quanto riguarda il candidato alla segreteria è stato proposto il nome di Concetto Prestifilippo, docente e giornalista.

La candidatura di Prestifilippo ha incontrato consenso unanime da parte dei partecipanti.

Freddi Venezia e Ferrara
Ferrara. “Non ne so niente, almeno fino ad ora non ci hanno comunicato nulla. O saremo d’accordo oppure proporremo qualche altro”.
Pino Venezia “ne parleremo in assemblea”

E' morto Totò Mancuso, conosciuto da tutti come "totò sutta a fiera"

Piazza Armerina. Ieri è morto Totò Mancuso, aveva 70 anni, ed era noto in tutta la città. Era conosciuto soprattutto con il suo simpatico soprannome “sutta a fiera”, mentre quasi nessuno sapeva il suo vero cognome. Da oltre 50 anni Totò era il sagrestano di Santo Stefano una parrocchia nel cuore della città piazzese. Ogni mattina, puntuale come un orologio, alle sette apriva il portone della chiesa per fare in modo che la gente andasse a pregare. Poi era solito stare davanti al portone a vedere passare la gente che di tanto in tanto scambiava con lui qualche parola. Almeno tre generazioni di giovani hanno giocato e scherzato con lui. Totò, che a volte preso in giro soprattutto dai ragazzi per il suo modo di parlare, era simpatico alla gente. Da oltre 20 anni ormai viveva nella casa di riposo della città. Il momento più importante della sua settimana era la messa della domenica mattina, dove le persone, gli mettevano in tasca una piccola offerta che gli permetteva di comprarsi le sigarette delle quale non riusciva a farne a meno. Ogni tanto, beveva anche qualche bicchiere di vino che lo rendeva talvolta allegro. Totò non aveva parenti, i suoi veri familiari erano le persone della parrocchia e i preti che ha conosciuto, prima padre Messina e poi padre Bellanti. I funerali di Totò si sono svolti ieri alle 16,00, naturalmente nella chiesa di Santo Stefano, dove qualcun altro, questa volta ha suonato le campane per il suo addio.

Agostino Sella

PRG. Avanti tra le polemiche.

Piazza Armerina. Ritorna a camminare il Piano regolatore generale tra le polemiche. Ieri, infatti, il presidente del consiglio Filippo Miroddi ha abbandonato l’aula per protesta nei confronti del consigliere Rosario Paternico. Il PRG pare, però in dirittura d’arrivo. Il consiglio ha elaborato uno scadenzario che dovrebbe permettere nel giro di una settimana di evadere tutte le oltre 120 “controdeduzioni” elaborate dal progettista del piano il professore Giuseppe Dato. Qualche giorno fa l’assessorato al territorio ed ambiente ha dato l’ultimatum di 30 giorni al consiglio comunale piazzese per evadere definitivamente il piano ed approvare le controdeduzioni. Se il consiglio non lo farà arriverà da Palermo il commissario ad acta. Il consiglio, però, in tempo utile, dovrebbe mettere fine alla querelle degli ultimi mesi, con la celebrazione di alcune sedute anche di mattina, per arrivare alla definitiva adozione dello strumento urbanistico comunale. Infatti dopo l’approvazione delle controdeduzioni il consiglio dovrebbe definitivamente adottare il piano. Dopo quest’ultimo atto da parte dell’organo comunale il piano dovrebbe andare a Palermo, presso la sede del CRU, ossia il consiglio regionale dell’urbanistica che dovrebbe emettere il parere. Se il PRG, sarà approvato da CRU, l’assessorato territorio e ambiente emetterà la definitiva approvazione. Se non ci saranno più intoppi, potrebbe passare un altro anno per avere lo strumento esecutivo. Ma torniamo alla polemica consiliare. Il presidente Miroddi dice: “sono stato gratuitamente attaccato dal consigliere Rosario Pternicò senza nessun motivo. Avevo proposto il rinvio della seduta in quanto avevamo già stabilito le cose più importanti definendo peraltro anche una serie di incontri consiliare da effettuare di mattina proprio per accelerare l’iter di adozione del piano. Non capisco perché il consigliere Paternico, forse in preda ad una crisi politica, mi abbia attaccato in maniera gratuita. Non è questo il modo – conclude Miroddi – di portare rispetto al consiglio comunale. Per questo ho abbandonato l’aula per dare l’esempio ed evitare che gesti gratuiti come quello di Paternicò non accadano più nella sede istituzionale”.

Agostino Sella

venerdì 15 febbraio 2008

Alla bit con due stand: oltre al comune c'è anche un consorzio di associazioni.

Piazza Armerina. Un consorzio di realtà turistiche piazzesi alla Bit di Milano, con uno stand tutto proprio. L’iniziativa è stata promossa dalla scuola del perito turistico, vero proprio volano dell’iniziativa, con la sua preside Lucia Giunta, e da una serie di associazioni di categoria ed dai principali “club service” piazzesi. Con la scuola, che ha messo la parte più consistente per la partecipazione alla fiera turistica più grande d’Italia, ci sono la Confesercenti, l’Union Turismo, l’Assoturismo, la Pro Loco, i Lions Club, a Fidapa, il Kiwanis ed il Rotary. “Lo scopo dello stand – dice Anna Di Rosa una delle promotrici del consorzio – è quello di lavorare con spirito di unità per offrire un prodotto di alto livello. Con il consorzio – continua la Di Rosa – vogliamo promuovere soprattutto la città e tutte le strutture ricettive. Ormai sono molti i posti letto disponibili e non possiamo stare a guardare, ma insieme dobbiamo proporre sinergicamente un prodotto turistico. Piazza non è solo Mosaici e villa romana del Casale, ma anche centro storico, chiese, beni ambientali che sono un vero tesoro su cui è possibile costruire un circuito turistico di tutto rispetto. Sono solamente 40.000 i turisti che si fermano nel centro storico a fronte dei che visitano 600.000 della villa. Dobbiamo fare in modo che a visitare la città si fermino più turisti” Tutte le attività dello stand verranno trasmesse in diretta da Start TV. Lo stand acquistato dal consorzio è di circa 20 mq e si trova proprio davanti a quello istituzionale del comune che verrà allestito con una riproposizione della sala delle “ragazze in bikini” ricostruita nelle sue reali dimensioni. Quindi, grande e massiccia presenza alla Bit della città con due stand, uno di fronte all’altro, quello del comune e quello dei privati, che insieme promuoveranno la città. Peraltro, quest’anno, sarà presente anche il comune di Aidone con un proprio stand.
Agostino Sella

Oggi spegniamo le luci.

Piazza Armerina. “Cittadini spegnete anche voi le luci e risparmiate energia”. E’ l’appello dell’amministrazione comunale retta da Maurizio Prestifilippo, che anche quest’anno ha aderito alla campagna di sensibilizzazione “m’illumino di meno” che ha come obiettivo quello di porre buone pratiche finalizzate alla riduzione dei consumi energetici. Oggi, dalle 18 alle 19, simbolicamente, come già l'anno scorso, sarà spenta la pubblica illuminazione dalle 18 alle 19, nella zona compresa tra Piazza Garibaldi e Piazza Cattedrale e sarà anche spento il sito internet istituzionale. Non saranno inoltre effettuate riunioni istituzionali se non assolutamente necessarie. L'invito rivolto a tutti è quello di spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non indispensabili il 15 febbraio 2008 dalle ore 18. Semplici cittadini, scuole, aziende, musei, gruppi multinazionali, astrofili, società sportive, gruppi scout, istituzioni, associazioni di volontariato, università, cral aziendali, ristoranti, negozianti e artigiani uniti per diminuire i consumi in eccesso e mostrare all'opinione pubblica come un altro utilizzo dell'energia sia possibile. Nelle precedenti edizioni "M'illumino di meno" ha contagiato milioni di persone impegnate in un'allegra e coinvolgente gara etica di buone pratiche ambientali. Lo scorso anno il "silenzio energetico" coinvolse simbolicamente le piazze principali di tutt'Italia: a Roma si spensero il Colosseo, il Pantheon, la Fontana di Trevi, il Palazzo del Quirinale, Montecitorio e Palazzo Madama, a Verona l'Arena, a Torino la Basilica di Superga, a Venezia Piazza San Marco, a Firenze Palazzo Vecchio, a Napoli il Maschio Angioino, a bologna Piazza Maggiore, a Milano il Duomo e Piazza della Scala, a Pisa Piazza dei Miracoli, a Siena Piazza del Campo, a Catania Piazza del Duomo, ad Agrigento la Valle dei Templi, e centinaia di altre piazze in centinaia di altri comuni grandi e piccoli, grazie al prezioso aiuto dell’ ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.
Agostino Sella

giovedì 14 febbraio 2008

Il Signore ci liberi dal pizzo e dalla mafia

GRIDARE NO ALLA MAFIA ED AL PIZZO E FARLO INSIEME MI DA UN GRANDE SENSO DI GIOIA.

Ecco alcuni messaggi di solidarietà arrivati a Pennisi.

E' un modo per gridare tutti insieme NO ALLA MAFIA!!!

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On. Elio Galvagno: Solidarietà al Vescovo di Piazza Armerina
“Esprimo a nome mio e dell'Associazione antiracket ed antiusura della Provincia di Enna, la profonda solidarietà al Vescovo di Piazza Armerina, Mons. Michele Pennisi, per il grave gesto intimidatorio subito”. Così l'On. Elio Galvagno, Presidente dell'Associazione antiracket ed antiusura della Provincia di Enna, di cui Mons Pennisi è stato co-fondatore.
“Atti di tale gravità e viltà vanno condannati con fermezza e ci spingono ad un impegno ulteriore contro fenomeni, come l'usura e il racket, che sono realtà tanto diffuse quanto allarmanti nella nostra isola. - continua l'On. Galvagno – Continueremo a lavorare, accanto alla Diocesi, alle forze dell'ordine, alla magistratura e a quella società civile ed imprenditoriale che da sempre combatte la mafia, contro tutte le illegalità che sono state e sono ancora causa di arretramento e di sofferenza per la Sicilia”.

Enna: Solidarietà del sindaco e dell’ass.Colaleo al vescovo Pennisi
Il sindaco di Enna, Rino Agnello ha chiamato telefonicamente, stamani, il vescovo di Piazza Armerina, Michele Pennisi per esprimere la propria personale solidarietà, ma anche in rappresentanza della città di Enna, per il grave tentativo di intimidazione subito dal prelato.
“E’ un atto grave e vergognoso che indigna la società civile e ci spinge ancora di più verso chi predica e pratica la legalità – dice il sindaco – Il nostro sostegno va’ ai tanti che combattono in prima linea contro quella parte della Sicilia che ha fatto della mafia e del malaffare uno stile di vita, che sta condizionando da decenni lo sviluppo di questo territorio”.
Anche l’Assessore comunale Lorenzo Colaleo, che poco tempo addietro è stato vittima di intimidazioni ha voluto così esprimersi:
“Apprendo con enorme dispiacere del vile gesto perpetrato nei confronti del nostro amato Vescovo S.E. Mons. Michele Pennisi.
Mi sento particolarmente vicino a S.E. il Vescovo per quanto accaduto sapendo che, se pur tale atto turba inizialmente l’uomo, non fermerà l’impegno quotidiano ed il lavoro del Nostro Pastore.
Mi auguro che al più presto le Forze dell’Ordine facciano chiarezza sull’accaduto ed assicurino alla Giustizia chi, con atto vile e deprecabile, pretende di fermare anche uomini dediti alla salvezza dell’anima ed alla esaltazione della solidarietà nella vicinanza delle classi meno abbienti.
Le sarò vicino, Eccellenza, nel Suo cammino teso a combattere le Mafie, le illegalità e la delinquenza al fine di riconsegnare la nostra Sicilia ai siciliani onesti”.


IL SINDACO DI PIAZZA ARMERINA ESPRIME SOLIDARIETÀ AL VESCOVO

Il Sindaco di Piazza Armerina Maurizio Prestifilippo esprime la sua solidarietà e quella dei suoi cittadini al Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina Mons. Michele Pennisi, da oggi sotto scorta per aver ricevuto minacce mafiose. Il prelato si rifiutò nei mesi scorsi di far celebrare i funerali del boss gelese Daniele Emanuello, assassinato dalla Polizia in uno scontro a fuoco. Adesso mons. Pennisi ha ricevuto minacce e insulti tramite volantini intimidatori diffusi a Gela. «La forza morale del vescovo Pennisi e la sua determinazione a contrastare la mafia non saranno certamente piegati dalle intimidazioni. Il vescovo ha ingaggiato una battaglia morale contro la mafia e gli strumenti da essa adoperati, guidando la chiesa piazzese in prima linea contro l’apparato malavitoso. Un atteggiamento che ci inorgoglisce e ci rende fieri di una chiesa attiva, pronta a schierarsi senza timore contro la delinquenza che abusa del prossimo. In questo vigliacco clima di intimidazione, Sua Eccellenza deve sapere che non è solo: al suo fianco ha il suo popolo, la sua gente che lo apprezza e che lo ama come un pastore che guida con passo misericordioso ma deciso il suo gregge. La nostra solidarietà è totale ed incondizionata e, se amareggia l’idea che il nostro vescovo sia costretto da oggi ad essere scortato, dall’altra vogliamo gridare al suo fianco “Il Signore ci liberi dal pizzo e dalla mafia”». Il Sindaco Maurizio Prestifilippo ha incontrato personalmente mons. Pennisi e, attraverso un lungo e cordiale colloquio, ha voluto esprimergli tutta la sua vicinanza.

Sindaco Barrafranca: Solidarietà al Vescovo di Piazza Armerina
Il Sindaco di Barrafranca, Angelo Ferrigno ha così scritto a Mons. Michele Pennisi, Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina:
“Eccellenza Reverendissima,
mi permetto di scriverLe per parteciparLe la mia solidarietà e la mia stima.
La spiacevole notizia che ho appreso dai giornali e dalla televisione ha colpito, insieme a Lei, l’intera comunità diocesana.
Mi preme sottolineare, ancora una volta, la deprecabilità di ogni azione volta a minacciare la nobiltà d’animo e di intenti esternata per migliorare le menti, il comportamento e il modo di vivere degli uomini.
Vorrei Le giungesse grande l’apprezzamento e la gratitudine per l’operato che svolge per la diffusione e la persistenza della legalità e della verità.
Confido nell’appoggio di tutte le forze sociali e politiche perché non vengano mai accettati con inerzia soprusi e immoralità.
Sperando che la presente Le sia di conforto, Le auguro di poter svolgere sempre un costante, tenace, proficuo e, soprattutto, sereno lavoro”.


Cgil Sicilia, solidarietà al Vescovo di Piazza Armerina
Palermo- Un telegramma di “solidarietà e umana vicinanza” è stato inviato dal segretario generale della Cgil siciliana, Italo Tripi, al vescovo di Piazza Armerina, Michele Pennisi, dopo la lettera di minacce diffusa ieri a Gela. “La sua limpida e coerente storia- scrive Tripi al prelato- è fonte di speranza per ognuno di noi e da’ slancio all’azione della Chiesa, che è indispensabile perche’ la Sicilia possa vivere libera dai condizionamenti criminali e mafiosi”. Il segretario della Cgil definisce “inaudite e criminali, da parte di mafiosi farneticanti” le minacce al vescovo Pennisi , al quale, nel telegramma, parla anche dell’impegno del suo sindacato nella lotta contro la mafia, “un giogo insopportabile - dice Tripi - lesivo della dignità umana e ostacolo per qualsiasi processo di sviluppo economico e sociale”.

Cgil Enna: Solidarietà al Sindaco di Gela ed al Vescovo di Piazza Armerina
Enna. Michele Pagliaro, a nome personale, e dell’intera Cgil ennese, esprime la piena solidarietà e la ferma condanna per gli atti intimidatori subiti, dal Sindaco di Gela Rosario Crocetta e dal Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina, monsignore Michele Pennisi.
“Sono convinto che l’accaduto, di questi ultimi giorni, se pur avrà turbato le Vostre persone non riuscirà a fermare ne il Vostro lavoro, ne, tanto meno, il Vostro quotidiano e perseverante impegno – specifica il Segretario generale Magliaro - Vi manifesto la nostra più totale vicinanza con l’auspicio che Gela e più in generale l’intera Sicilia possa diventare nel più breve tempo possibile, anche attraverso l’impegno di uomini come Voi, una terra libera da ogni condizionamento mafioso. L’augurio nostro, inoltre, è quello che i responsabili di questo inqualificabile gesto siano identificati al più presto e siano chiamati a risponderne di fronte alla giustizia. Episodi come questo rappresentano anche per noi la puntuale conferma della necessità di lavorare, come stiamo facendo, per l’accrescimento dei valori autentici che sono alla base di una “vera civiltà” come la solidarietà, il riguardo del prossimo e dei più deboli nel pieno rispetto della legalità”.

CISL Enna: Solidarietà al Vescovo di Piazza Armerina
Enna. Nell’esprimere piena solidarietà al Vescovo di Piazza Armerina Monsignore Michele Pennisi, il Segretario Generale della Cisl Ennese, Peppe Aleo a nome di tutta l’organizzazione , ha dichiarato: "E’ la conferma che il cammino intrapreso con decisione dalla Diocesi di Piazza Armerina per l’affermazione della legalità e dell’educazione morale del territorio va nella giusta direzione.
I lavoratori, i pensionati, i giovani sapranno sicuramente reagire a questa intollerabile intimidazione per dare un segnale chiaro che anche la Provincia di Enna ha ormai deciso di voltare pagina nella lotta alla criminalità organizzata.
Invitiamo Mons. Pennini a continuare nel suo prezioso lavoro per diffondere tra la popolazione e i giovani in particolare una cultura della speranza fondata sul lavoro e la legalità".


Il PD di Enna: ‘Gravi le intimidazioni al Vescovo di Piazza Armerina’
Enna. “Rivolgo la mia piena solidarietà e quella del Partito Democratico a Mons. Michele Pennisi. Le intimidazioni subite dal Vescovo di Piazza Armerina, testimone da anni dei valori della legalità e della giustizia, dimostrano che c'è ancora molto da fare per sconfiggere la mafia, anche se gli ultimi successi delle forze dell'ordine ci inducono all'ottimismo - afferma il Coordinatore Provinciale del PD, Giuseppe Arena - Auspico un impegno comune e forte di tutte le forze sociali e politiche, per dare voce e speranza a quella Sicilia onesta che è la parte prevalente di questa isola”.


Enna: Solidarietà al Vescovo di Piazza Armerina
Enna. Gaspare Di Stefano, segretario P.d.C.I della Federazione Enna esprime la piena solidarietà al vescovo della Diocesi di Piazza Armerina a nome suo e della Federazione ennese dei Comunisti Italiani. "Mons. Michele Pennisi continui nella sua denuncia contro le illegalità e la criminalità mafiosa. In Sicilia è arrivato il momento per costruire il più largo fronte antimafia che rompa il legame tra poteri criminali, economia e politica. I Comunisti Italiani, in questa lotta, saranno in prima fila insieme al Vescovo e a tutte le forze sinceramente democratiche della nostra terra”.

PRC Enna, solidarietà a Crocetta ed al Vescovo Pennisi
Il Segretario del PRC di Enna, Iano Furnò, esprime solidarietà a Crocetta e al Vescovo Pennini, questa la nota stampa:
Alla luce degli avvenimenti che in questi ultimi giorni vedono una così pesante recrudescenza del fenomeno mafioso, che non si fa scrupolo di portare la propria minaccia e intimidazione perfino nei confronti di alte cariche religiose come nel caso del vescovo M. Pennisi della diocesi di Piazza Armerina, sentiamo il bisogno di esprimere la nostra più piena, totale e incondizionata solidarietà umana e politica al vescovo Pennisi e al sindaco di Gela Rosario Crocetta.

F.I Enna, solidarietà a Mons.Pennisi con una grande manifestazione provinciale a Piazza Armerina
l tentativo di intimidazione rivolto, attraverso un volantino, a Mons. Michele Pennisi, Vescovo di Piazza Armerina, ci impone - come cattolici, come laici e come cittadini - il dovere sacrosanto di non lasciarlo solo”, così il vice coordinatore provinciale di Forza Italia, Totò Marchì.
"Abbiamo il dovere non solo di esprimere la più piena e totale solidarietà a Monsignor Michele Pennini - continua Marchì - per le vili minacce ricevute nei giorni scorsi ma di far sentire alta e forte la voce di tutti i cittadini ennesi contro ogni forma di violenza, di sorpruso, di illegalità portata avanti da un una parte assolutamente minoritaria della popolazione siciliana.
In questi anni abbiamo avuto modo di apprezzare le parole ed il pensiero di Mons. Pennisi, sempre improntate alla saggezza e alla prudenza ma, anche, le azioni forti ispirate al coraggio e ad un fortissimo senso civico.
Conosciamo la Sua fede e la Sua carità cristiana ma conosciamo anche la sua forza e la sua determinazione nel guidare le istituzioni ennesi nella costituzione dell'Associazione antiracket e antiusura della provincia di Enna o nel sottoscrivere la convenzione con la Fondazione Antiusura ‘Padre Pino Puglisi’ di Messina promossa in collaborazione con la Caritas di Messina e quella regionale.
Ma lo abbiamo visto anche a Barrafranca, sempre a fianco dei giovani, per manifestare contro la droga e contro la mafia e per esprimere pubblicamente condanna contro la violenza ed alzare gli scudi per la difesa dell’infanzia.
In questa battaglia di legalità non solo gli siamo vicini ma non consentiremo a nessuno di intimidirlo e siamo pronti a fare da schermo nei suoi confronti contro chi lo ha minacciato.
Sotto la sua guida la Chiesa di Piazza Armerina ha svolto un ruolo fondamentale sia dal punto di vista della catechesi e dell'educazione morale che del rispetto della legalità ed ha sancito la incompatibilità di mafia e vita cristiana.
Bisogna capire che la mafia ha alzato il tiro ed alle intimidazioni e alle minacce nei confronti di un rappresentante della Chiesa anche le istituzioni, le OO.SS,, le parrocchie, le associazioni, le scuole debbono “alzare il tiro” organizzando a Piazza Armerina, sede della Diocesi, una grande manifestazione pubblica di solidarietà e di sostegno sotto una unica bandiera : Il Signore ci liberi dal pizzo e dalla mafia”.


Un abbraccio solidale, anche da parte di Isa e l’apprezzamento più schietto per la serenità delle sue parole! Luigi Accattoli


Eccellenza,
con la presente per attestarLe tutta la mia solidarietà personale e di responsabile del mio partito, la D.C., per gli incresciosi avvenimenti di questi ultimi giorni. Convinto che Sua Ellellenza , da buon cristiano, ha operato sempre per il bene degli uomini ,e da buoni cristiani dobbiamo lottare sempre per la sconfitta del male. Carmelo Ferrara( consigliere comunale )-Gela



ECCELLENZA REVERENDISSIMA,
SIAMO I RAGAZZI DEL GRUPPO "MAGNIFICAT" DI BUTERA . VOLEVAMO SOLAMENTE DIMOSTRARLE IL NOSTRO AFFETTO FILIALE E LA NOSTRA SOLIDARIETA' PER I FATTI DI CUI SI SENTE PARLARE IN QUESTI GIORNI.
OGNI GIORNO LE ASSICURIAMO LA NOSTRA PREGHIERA INCESSANTE OFFRENDO A MARIA SANTISSIMA IL SANTO ROSARIO PER LEI E PER RINGRAZIARE IL SIGNORE DI AVERCI DONATO UN PASTORE COSI GRANDE E CORAGGIOSO .
LE VOGLIAMO UN'INFINITA' DI BENE!!!!!!!!!!!!!!!!
SPERIAMO DI INCONTRARLA PRESTO PER CONDIVIDERE MOMENTI DI GIOIA E FESTA INSIEME.
LUIGI E TUTTO IL GRUPPO "MAGNIFICAT" INSIEME ALLE PROPRIE FAMIGLIE

Caro monsignore,
leggo dal blog di Agostino sella delle minacce che le sono state fatte a Gela.
Le esprimo la mia personale solidarietà, insieme a quella della mia famiglia, ringraziandola per la sua attività a fianco di coloro che sono oppressi dalla mafia e per la liberazione della Sicilia da questo orrendo male
Prof. Carmelo Nigrelli


Rev.mo mons. Pennisi, apprendo delle intimidazioni cui viene fatto oggetto. Colgo l'occasione per esprimerLe solidarietà e stima. La parola del Signore e del Concilio è luce ai nostri passi. La saluto cordialmente, padre Nino Fasullo, redentorista.

Eccellenza,
desidero manifestarti con affetto, tutta la mia solidarietà per le minacce ricevute.Il tuo impegno pastorale e civile aiuterà le nostre comunità a liberarsi dalle prepotenze e dalle mafie. Con tanta stima Angelo Barone
CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI


Sono Giuseppe da Brescia. Con questa mail desidero esprimere tutta la mia solidarietà a S.E. Mons. Pennisi a seguito delle minacce ricevute da organizzazioni mafiose e incoraggiarlo nella prosecuzione del suo impegno antimafia.
Forza Eccellenza, siamo tutti con lei!


Eccellenza Reverendissima,
volevo esprimerti tutta la mia solidarietà e la mia preghiera per questo momento "strano" che stai vivendo.
Lo Spirito Santo continui ad assisterti per continuare "l'opera di Dio" in mezzo alle tempeste della vita.
La Sicilia è con te, la Chiesa è con te! Ieri sera nel Rosario con i giovani abbiamo pregato per le tue intenzioni e per il tuo Ministero Episcopale.
Un caro saluto.
Daniele da S. Cataldo (prov. di CL)


Eccellenza Reverendissima,
ancora a Parigi per motivi di studio, ho appreso la triste vicenda che La riguarda e Le esprimo tutta la mia solidarietà.
Grato per l’attenzione che ha per me,
Tancredi Bella

mercoledì 13 febbraio 2008

Tutti solidali con il Vescovo: Il Signore ci liberi dal pizzo e dalla mafia

Piazza Armerina. “Il popolo piazzese è fiero del suo Vescovo e grida al suo fianco “il Signore ci liberi dal pizzo e dalla mafia”. In una nota, il sindaco piazzese Maurizio Prestifilippo, ha trasmesso la sua solidarietà e quella di tutta la città al vescovo Michele Pennisi, che nei giorni scorsi è stato oggetto di intimidazione da parte della mafia attraverso un volantino che conteneva frasi ingiuriose contro di lui e contro le forze dell’ordine. Maurizio Prestifilippo ha incontrato personalmente monsignor Pennisi e, attraverso un lungo e cordiale colloquio, ha voluto esprimergli tutta la sua vicinanza, la sua solidarietà e quella dei suoi cittadini piazzesi «La forza morale del vescovo Pennisi e la sua determinazione a contrastare la mafia non saranno certamente piegati dalle intimidazioni. Il vescovo – dice Prestifilippo - ha ingaggiato una battaglia morale contro la mafia e gli strumenti da essa adoperati, guidando la chiesa piazzese in prima linea contro l’apparato malavitoso. Un atteggiamento che ci inorgoglisce e ci rende fieri di una chiesa attiva, pronta a schierarsi senza timore contro la delinquenza che abusa del prossimo. In questo vigliacco clima di intimidazione, monsignor Pennisi deve sapere che non è solo: al suo fianco ha il suo popolo, la sua gente che lo apprezza e che lo ama come un pastore che guida con passo misericordioso ma deciso il suo gregge. La nostra solidarietà è totale ed incondizionata e, se amareggia l’idea che il nostro vescovo sia costretto da oggi ad essere scortato, dall’altra vogliamo gridare al suo fianco “Il Signore ci liberi dal pizzo e dalla mafia”». Oltre a quelli del sindaco numerosi altri messaggi di solidarietà sono arrivati al prelato piazzese che proprio in questi giorni ha rialzato la sua voce contro il pizzo: In questo momento storico in cui vari imprenditori hanno avuto il coraggio di denunziare "il pizzo" e in cui vari appartenenti alla mafia sono stati catturati o uccisi – dice Monsignor Pennisi - la Chiesa rivolge a tutti i mafiosi l’invito a cambiare vita. I fenomeni del racket e dell'usura - continua Pennisi - sono dei mali sommersi ma anche diffusi nella nostra società, che non bisogna ignorare con l'indifferenza ma lottare e prevenire attraverso una adeguata educazione morale e civile”
Agostino Sella

Proposta Arancio nel PD: per adesso niente segretario ma un esecutivo.

Piazza Armerina. “Nel PD piazzese ci sono troppo conflitti. Nominiamo un comitato ristretto e rimandiamo a tempi migliori l’elezione del segretario”. Concetto Arancio (nella foto), ex consigliere comunale diessino e rappresentante di un gruppo di spuri, ossia uomini legati a nessuna corrente del PD, irrompe con forza nel momento politico del partito veltroniano in vista dell’assemblea dei 110 di domani che dovrebbe nominare il segretario del partito. “Eleggere un segretario adesso non è opportuno – dice Arancio – il partito è dilaniato da troppi conflitti interni ed il momento politico è delicato viste le imminenti competizioni elettorali. Per questo dico ai big delle correnti che piuttosto che seguire piccole logiche personali occorre pensare al futuro. E’ meglio nominare un comitato ristretto, una sorta di comitato esecutivo del partito, che traghetti tutta la realtà democratica piazzese, a dopo le elezioni. In quella fase gli animi saranno rasserenati e si potrà procederà alla nomina i un segretario che rappresenti tutte le anime del partito”. La proposta di Arancio è vista di buon occhio da uno dei big del partito democratico piazzese, l’attuale presidente della Biennale di Archeologia, Tanino Adamo, che è stato anche assessore ai Beni Culturali alla provincia di Enna. “Credo che la proposta Arancio – dice Adamo – sia lungimirante e possa essere la soluzione ideale in questo difficile momento. Il Pd deve trovare uomini e donne capaci di essere protagonisti e per questo occorre fare scelte oculate che uniscano e non dividano”. Intanto pare abbia mal di pancia la componente legata a Renzo Amore che annuncia a breve un documento su questioni interne al partito. Piuttosto ottimista è invece Carmelo Nigrelli “si deve cercare la convergenza l'unanimità, attorno a una figura autorevole e di garanzia per tutti, che mostri anche il crisma dell'innovazione. Su questa posizione – dice Nigrelli – si è trovata la stragrande maggioranza dell’assemblea: militanti che avevano votato Bindi, Letta o Veltroni. E’ necessario il massimo sforzo unitario. Mi conforta – continua Nigrelli – che Ferrara , che immagino non parli solo a titolo personale, si sia convinto della bontà di questo sforzo unitario. E’ un'ulteriore garanzia – conclude Nigrelli - che il pd se e quando riuscirà a eleggere un segretario comunale, lo farà partendo con il piede giusto”.
Agostino Sella

lunedì 11 febbraio 2008

La mafia minaccia Pennisi ma lui ribadisce "incompatibilità tra mafia e vita cristiana"

Piazza Armerina. Un volantino con minacce ed ingiurie contro il vescovo Michele Pennisi e frasi inneggianti ai boss mafiosi è stato distribuito a Gela nei giorni scorsi. Il volantino, in cui è ritratta anche una foto del vescovo, è stato riprodotto in fotocopie e fatto circolare in alcuni ambienti della città del golfo. Il contenuto è pieno di minacce ed ingiurie al vescovo Pennisi ed alle forze dell’ordine, e contiene alcune frasi che lodano ai boss mafiosi. La vicenda è da collegare alle sorti del boss Daniele Emmanuello numero uno della mafia gelese e, fino alla cattura, tra i 30 latitanti più pericolosi della penisola, ucciso in uno scontro a fuoco dalle forze dell’ordine durante la cattura in una cittadina vicino Enna. Gli ambienti mafiosi, come si evince dal volantino, non hanno preso bene il divieto di far celebrare il funerale del boss mafioso nella chiesa Madre gelese, cosa peraltro vietata non dal vescovo ma dagli organi della magistratura. “Non abbiamo fatto mancare la necessaria assistenza spirituale ai familiari di Emmanuello – dicono dalla Curia - con la celebrazione del rito nella cappella del cimitero da parte di un padre francescano”. Intanto la procura di Caltanissetta ha aperto un’inchiesta sull’accaduto per cercare di scoprire gli autori dei volantini ed ha messo sotto tutela il vescovo piazzese. Tutto rientra nel clima arroventato di questi giorni che hanno visto le minacce anche al sindaco di Gela Rosario Crocetta. Non appena saputo delle minacce il vescovo è stato oggetto di numerose telefonate di solidarietà, comprese quella di Monsignor Giuseppe Betori, segretario generale della stessa Conferenza Episcopale Italiana. Ma nonostante le minacce il Vescovo non abbassa la guardia contro la mafia e ribadisce “l'incompatibilità di mafia e vita cristiana accompagnata dalla esigenza di prevenire i fenomeni criminosi ed aiutare i mafiosi a pentirsi, a riparare il male fatto e a diventare persone nuove”. Forte anche la presa di posizione di Pennisi contro il pizzo. ““In questo momento storico in cui vari imprenditori hanno avuto il coraggio di denunziare "il pizzo" e in cui vari appartenenti alla mafia sono stati catturati o uccisi – dice Monsignor Pennisi - la Chiesa rivolge a tutti i mafiosi l’invito a cambiare vita. I fenomeni del racket e dell'usura - continua Pennisi - sono dei mali sommersi ma anche diffusi nella nostra società, che non bisogna ignorare con l'indifferenza ma lottare e prevenire attraverso una adeguata educazione morale e civile”. Infine conclude “Il Signore ci liberi dal pizzo e dalla mafia”.
Agostino Sella
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Comunicato stampa della diocesi
A seguito del tentativo di intimidazione rivolto a Mons. Michele Pennisi attraverso un volantino fatto circolare in poche copie a Gela e pervenuto alla Polizia della città, il vescovo si mostra sereno e consapevole di avere operato per il bene, coerentemente con il suo compito di pastore. La sua azione contro l’illegalità è in sintonia con la linea della chiesa italiana, recentemente espressa dal Card. Bagnasco nell’ultimo Consiglio permanente della Cei e nella recente sessione della Conferenza Episcopale siciliana.
Intervenendo l’8 febbraio scorso a Gela ad un convegno sul tema “Il pizzo industria del male” al quale avevano partecipato tra gli altri l'on. Giuseppe Lumia, vice presidente della Commissione Nazionale Antimafia; il dr. Nicolò Marino, Sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta; il dr. Lirio Conti, gip del tribunale di Gela; Renzo Caponetti, presidente dell’associazione antiracket e il sindaco di Gela, Rosario Crocetta, Mons. Pennisi ha detto: “La nostra Diocesi è stata tra i promotori dell'Associazione antiracket e antiusura della provincia di Enna costituita nel 2002 e ha sottoscritto una convenzione con la Fondazione Antiusura ‘Padre Pino Puglisi’ di Messina promossa in collaborazione con la Caritas di Messina e quella regionale. Questa Fondazione è intervenuta in alcuni casi di usura anche a Gela.
I fenomeni del racket e dell'usura, che secondo il Catechismo degli adulti della CEI ‘provoca gravissime sofferenze alle famiglie e umilia la dignità e i diritti delle persone’, sono dei mali sommersi ma anche diffusi nella nostra società, che non bisogna ignorare con l'indifferenza ma lottare e prevenire attraverso una adeguata educazione morale e civile.
In base alla mia esperienza debbo confessare la difficoltà a muoversi in questi campi che richiedono interventi specifici e diversificati. Ho riscontrato molta diffidenza e omertà nelle persone vittime dell’usura e del racket con la conseguente difficoltà da parte delle forze dell’ordine e dei magistrati a trovare prove certe che portino alla individuazione e alla condanna dei colpevoli. Ma ritengo che bisogna sensibilizzare ed incoraggiare le vittime di questi tristi fenomeni a collaborare ed aver fiducia nelle istituzioni preposte alla loro prevenzione e repressione.
La Chiesa di Piazza Armerina intente impegnarsi a fare la sua parte sia dal punto di vista della catechesi e dell'educazione morale al rispetto della legalità, sia nell'aiutare la prevenzione di questi tristi fenomeni attraverso interventi concreti in campo caritativo e sociale. Siamo quindi pronti a collaborare, attraverso la Caritas diocesana, con l’Associazione antiracket e antiusura sorta a Gela.
Ribadisco quanto ho scritto in un editoriale del Settimanale ‘Settegiorni dagli Erei al Golfo’ circa l'incompatibilità di mafia e vita cristiana accompagnata dalla esigenza di prevenire i fenomeni criminosi ed aiutare i mafiosi a pentirsi, a riparare il male fatto e a diventare persone nuove”.
Quanto al risentimento per non aver consentito la celebrazione delle esequie di Daniele Emanuello nella Chiesa Madre, così come richiesto dai familiari, il vescovo si è attenuto alle disposizioni dell’autorità competente, ricordando però di non aver fatto mancare la necessaria assistenta spirituale ai familiari con la celebrazione del rito nella cappella del cimitero da parte di un padre francescano.
Mons. Pennisi ringrazia il segretario della Cei, Mons. Giuseppe Betori e tutti coloro che gli hanno espresso la propria solidarietà e ribadisce con forza il grido: “Il Signore ci liberi dal pizzo e dalla mafia”.

Il direttore
Giuseppe Rabita

Ferrara PD: "l'area Veltroni non proporrà nomi per la segreteria"

Piazza Armerina. “Come area Veltroni, nonostante siamo quella maggioritaria non proporremo un nome per la segreteria ma ci limiteremo a valutare insieme agli altri il segretario migliore per il Partito Democratico”. La dichiarazione è quella di Ranieri Ferrara, leader dell’area Veltroni piazzese, cerca di portare serenità dentro la nuova forza della sinistra. “E’ un periodo delicato – dice il giovane imprenditore piazzese – pertanto occorre dare serenità e costruire un progetto comune per il futuro del partito e del nostro territorio. Adesso si susseguiranno 3 o 4 elezioni che decideranno il destino dei prossimi anni. Noi vogliamo solo unire il partito pur avendo il 33%. Per questo – continua Ferrara – ci rimettiamo nelle mani del partito ed appoggeremo il segretario che insieme agli altri riterremo più opportuno”. La mossa di Ferrara e dei suoi uomini può essere letta come una sorta di “marcia indietro”. L’area Veltroni, ha infatti, fino ad oggi rivendicato la massima carica del partito. Le questioni potrebbero essere almeno un paio: o i leader dei 110 delegati che compongono il direttivo piazzese del PD hanno trovato un accordo, cosa piuttosto difficile visti i rapporti tra le correnti, oppure la mossa dell’area Veltroni serve a spiazzare le altre aree, quella di Bindi, Letta e soprattutto la seconda area Veltroni capitanata dal consigliere comunale Giuseppe Venezia e dell’ex segretario ds Angelo Bonavetura. Oppure ancora, cosa probabile, l’area Ferrara potrebbe aver chiuso un accordo con l’area Letta, guidata dal deputato piazzese Carmelo Tumin, che peraltro potrebbe essere candidato al Senato con cui insieme raggiunge il oltre il 65% dei delegati. Un accordo del genere metterebbe fuori gioco gli uomini di Venezia che, paradossalmente, sono stati quelli che hanno di più osteggiato gli uomini di Ferrara pur appartenendo alla stessa area. Insomma, occorre aspettare fino a giovedì, giorni in cui i 110 delegati del PD dovranno eleggere il loro segretario. Fino ad allora tutto è ancora possibile nella magmatica palude del PD che nella città dei mosaici conta molte adesioni. Intanto domenica prossima, i delegati all’assemblea nazionale Ferrara, Caliota, Consiglio, La Delia e Calcagno si remeranno a Roma per l’incontro con Veltroni che darà il via alla campagna elettorale.
Agostino Sella

domenica 10 febbraio 2008

Un inceneritore per cadaveri a Piazza

Piazza Armerina. Un inceneritore per i cadaveri. E’ l’idea innovativa dell’amministrazione comunale e dell’assessore ai cimiteri Mauro Farina (nella foto) che giorno 18 partirà insieme al responsabile del cimitero, il geometra Giuseppe Crocco, con lo scopo di effettuare una missione esplorativa ad Udine e Milano, per vedere realizzazioni di impianti simili e già realizzati nel nord della penisola. “Abbiamo intenzione – dice Mauro Farina – di realizzare in una area limitrofa del nostro cimitero un inceneritore di cadaveri che sarebbe un punto di riferimento per tutta la Sicilia. Attualmente – continua Farina – per cremare un corpo occorre recarsi a Salerno, in quanto neanche l’inceneritore di Palermo non è in funzione. Realizzarlo nella nostra città, che si trova al centro della Sicilia, significa fare un investimento economico con grande ritorno per il comune. Abbiamo fatto una breve analisi di mercato e le richieste sono tante”. In effetti l’idea è abbastanza innovativa. Tutti i cimiteri, siciliani e non, sono sull’orlo del collasso per quanto riguarda gli spazi e già è alta la richiesta per la cremazione di cadaveri. Un impianto costa circa 500 mila euro ma Farina è possibilista. “Stiamo valutando diverse strade – dice l’assessore ai cimiteri – quella del “project financing” potrebbe essere una strada. Contiamo di avviare le procedure prima della fine del mandato, entro cioè il prossimo anno. L’inceneritore, continua Farina – rappresenterebbe un sistema innovativo per tutta la Sicilia e sarebbe un punto di riferimento per tutto il meridione. Peraltro abbiamo individuato anche la zona dove dovrebbe sorgere che sarebbe dietro l’attuale area in cui è in corso l’ampliamento”. Giorno 18 l’assessore partirà per Milano dove ha un appuntamento con il suo collega responsabile dei cimiteri del comune di Milano. “A Milano hanno già realizzato un impianto simile. Grazie a Vittorio Sgarbi ho avuto un appuntamento con l’assessore milanese ai cimiteri per vedere come funziona l’impianto e capire meglio come dobbiamo orientarci”. Per l’inquinamento non dovrebbero esserci problemi. “Ormai le tecnologie avanzate permettono una ottimo smaltimento dei fumi. Pertanto non esiste nessun problema di inquinamento. E’ un ulteriore passo verso la modernizzazione – conclude Mauro Farina – e il nostro comune deve stare al passo con i tempi anche in questo settore, spesso sottovalutato dalle precedenti amministrazioni”.
Agostino Sella

Lorena Musscarà leader di Forza Italia giovani spara a zero su Grimaldi e compagnia

Forza Italia giovani accende i motori. Lunedì si celebrerà il congresso provinciale dei giovani del partito di Berlusconi presso il liceo scientifico di Leonforte alle ore 18.00. Il congresso si apre con una forte richiesta del gruppo giovanile che attraverso il suo commissario Lorena Muscarà (nella foto), critica senza mezzi termini la direzione provinciale guidata da Ugo Grimaldi, chiede istanze di rinnovamento e minaccia addirittura di non votare il partito alla camera se non ci sarà un rinnovamento della classe dirigente. “Da noi giovani – dice la Muscarà - dovrà prendere il via la rinascita di Forza Italia, per questo il primo atto che dopo l’assemblea di lunedì compiremo sarà quello di chiedere ai vertici un rinnovamento della nostra classe dirigente provinciale non candidando più il coordinatore del partito o qualche suo “compare” per evitare di indurci a non votare F.I alla Camera. Dopo due anni di intenso lavoro e di prova di grande attaccamento al partito – dice Lorena Muscarà commissario del movimento giovanile di F.I - i giovani azzurri della provincia di Enna si preparano a celebrare il loro primo congresso. L’incontro sarà l’occasione per dare, alla presenza del Segretario Nazionale Giovanile Francesco Pasquali, finalmente una struttura al movimento giovanile”. Poi la giovane Muscarà si toglie qualche sassolino dalle scarpe “Fino ad ora – dice la Muscarà – il partito è stato mortificato da una gestione malsana che ha cercato di utilizzare i giovani solo per miseri tornaconti personali. E’ necessario che si inizino a rispettare le regole perché non abbiamo più intenzione di demandare ad altri le decisioni che ci riguardano da vicino, soprattutto se questi altri sono degli irresponsabili che con arroganza e totale non rispetto delle regole hanno portato allo sfascio il partito in provincia di Enna”. Lorena Muscarà, ormai da mesi nominata commissario del movimento giovanile di F.I dalla coordinatrice nazionale Beatrice Lorenzin, continua “Noi giovani siamo la dimostrazione che lottando a denti stretti per ciò in cui si crede si può riuscire e la presenza del nostro segretario nazionale è una legittimazione e un riconoscimento alla nostra azione. La celebrazione del nostro congresso vuole dimostrare che le regole democratiche in Forza Italia possono esistere se lo si vuole. Amare il partito – continua Lorena Muscarà - significa anche alzare la voce contro chi cerca di distruggerlo, che una svolta potrà esserci se si avrà il coraggio e la volontà di portarla a termine anche se dovesse comportare scelte difficili”.

Agostino Sella

sabato 9 febbraio 2008

Gela, sventato attentato mafioso al sindaco Crocetta

Era tutto pronto. I boss mafiosi di Gela avevano pianificato l'omicidio del sindaco della città nissena, Rosario Crocetta (Pdci). La spedizione era stata programmata per gennaio ma i magistrati della Direzione distrettuale antimafia hanno scoperto tutto attraverso delle intercettazioni ambientali, telefoniche e col ritrovamento di alcuni «pizzini». «Oggi è il mio compleanno, compio 57 anni, e proprio in questa giornata apprendo una simile notizia. Davvero un bel regalo della mafia». Così ha commentato Crocetta, da sempre impegnato nella lotta contro Cosa Nostra. È turbato e commosso quando i magistrati gli danno comunicazione del piano sventato. Primo sindaco omosessuale dichiarato della storia d’Italia, dopo l’elezione si era definito «primo cittadino anti-mafia» e adesso spunta l’ipotesi della candidatura alla presidenza della Regione Sicilia. Gela è territorio del clan degli Emanuello. Il boss Daniele morì lo scorso 3 dicembre durante le fasi della cattura nel casolare in cui si nascondeva, ucciso da un proiettile sparato da un poliziotto. Nel 2006, il sindaco Crocetta aveva fatto licenziare la moglie di Emanuello, assunta al Comune perchè si era dichiarata nullatenente. «Gela è stata la capofila – è la spiegazione di Crocetta - di un processo di rottura dei vecchi schemi in cui politica e mafia andavano a braccetto ed ha cominciato la lotta al racket delle estorsioni. Io continuerò la mia battaglia come ho sempre fatto». Il sindaco di Gela, scampato all’attentato, è stato collaboratore de l'Unità, del manifesto e di Liberazione. Adesso, da quando è stato eletto e preso di mira dai boss, vive sotto scorta.
Venerdì, nel giorno del suo compleanno, al posto degli auguri, ha ricevuto gli attestati di solidarietà del mondo politico. «Esprimo a nome mio e di tutto il Partito Democratico, la solidarietà a Rosario Crocetta, per il vile attentato che le cosche di Gela, avevano progettato, nei suoi confronti», ha detto Walter Veltroni. «Le tante scelte contro i clan fatte da Crocetta - ha affermato Giuseppe Lumia, vice presidente della Commissione parlamentare antimafia - hanno messo più volte a rischio la sua vita, ma la sua azione antimafia non si è mai fermata». Manuela Palermi, capogruppo Pdci a Palazzo Madama, una delle prime voci della solidarietà, lancia ora la sua candidatura alla presidenza dell'Ars per conto del centrosinistra, posto fino a poche settimane fa occupato da Totò Cuffaro, dimessosi dopo la condanna a cinque anni per aver favorito boss mafiosi. Una candidatura a cui aspira però anche Rita Borsellino, che già affrontò Cuffaro alle scorse elezioni regionali.
«Quanto emerso dalle indagini - fa notare la Palermi riguardo al fallito attentato a Crocetta - è un fatto di assoluta gravità e che ci allarma moltissimo. Ma siamo sicuri che l'impegno ed il coraggio di Rosario non saranno intaccati da questo ennesimo colpo, da questa ennesima minaccia. Inoltre, la candidatura di Crocetta come presidente della Regione si conferma ancora di più come una sfida alla mafia ed a tutta la criminalità, una sfida che Rosario può condurre con la determinazione e l'impegno che hanno caratterizzato da sempre la sua attività politica ed amministrativa».

venerdì 8 febbraio 2008

Fotomontaggio con articolo falso sul sindaco

Qualche "babetto", ha utilizzato la mia firma ed un falso fotomontaggio utilizzando la testata de La Sicilia per parlare delle prestazioni sessuali del sindaco. Alla fine ne il sindaco e ne io c'è la siamo presi più di tanto. Come qualcuno dice "l'importante che se ne parli". Eppoi, per dirla tutta, la lettera in qualche tratto era pure simpatica!!!. Però ... però ... questa storia delle lettere anonime è, certo, di cattivo gusto. Finiamola non è degno di una cittadina civile!
So che vi piacerebbe leggere tutto il contenuto della lettera, farei anche un sacco di visite... ma mi piace farvi soffrire....
Vabbè, va !!! Siccome vi voglio bene ...
Agostino Sella
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Piazza Armerina. Un falso fotomontaggio utilizzando il nostro giornale è girato ieri per la città. Alcuni ignoti, hanno incollando sul fondo di una pagina della cronaca di Enna, una falsa notizia contenente false e gratuite battute sul sindaco piazzese Maurizio Prestifilippo. Poi hanno fotocopiato la pagina e la hanno distribuita in alcuni posti della città. Alle persone più ingenue, potrebbe essere sembrata una vera notizia a causa del fotomontaggio, che ha fatto sembrare che se si trattasse di una vera pagina della cronaca di Enna. Il contenuto dell’articolo è, però, assolutamente ed inventato di sana pianta dall’ignoto autore. Del falso volantino sono stati informati gli organi di polizia. “Mi dispiace soprattutto – dice il Sindaco –che sia stato tirato in ballo un giornale serio come La Sicilia e che abbiano usato la firma di un giornalista per raccontare cose false. Per il resto – dice il sindaco – la notizia era pure divertente ed era forse più opportuno farla uscire per Carnevale. Comunque, non si possono fare queste cose utilizzando i giornali per prendere in giro la gente”. Piazza Armerina non è nuova a lettere anonime di questo tipo spesso tendenziose e piene di offese. Queste lettere peraltro sono abbastanza ricorrenti in campagna elettorale, anche se è la prima volta che viene utilizzata la testata di un giornale e la firma di un giornalista per mettere in giro false notizie. Già in passato vari candidati alle elezioni sono stati presi di mira da lettere anonime con lo scopo soprattutto di creare discredito. Pertanto si raccomanda ai lettori di non prendere sul serio le notizie su fogli fotocopiati che utilizzano in maniera truffaldina la nostra testata giornalistica.
Agostino Sella.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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