lunedì 13 febbraio 2012

Nigrelli pensiero. Sui servizi sociali

E arriviamo alla questione dei servizi sociali. Il programma prevede azioni finalizzate ad attivare il sistema dell’accreditamento, che non abbiamo ancora avviato in mancanza di un quadro normativo chiaro da parte della regione siciliana e in relazione al quale abbiamo avuto due incontri con il funzionario regionale che si sta occupando delle linee guida da impartire ai comuni, le quali non sono ancora state emanate. Per tutto il resto, però, il programma è in avanzata fase di attuazione.

Potenziamento dei servizi esistenti e ampliamento dell’offerta di servizi era l’obiettivo del programma che l’assessore Grillo sta perseguendo con risultati che non esito a definire straordinari, in un contesto di contrazione della spesa sociale da parte dello Stato e della regione.


Come mi ero impegnato a fare sono stati attivati nuovi servizi per i più piccoli: l’educativa domiciliare che offre sostegno ai bambini che non possono avere supporto in famiglia per gli aspetti legati alla scuola e sono in fase di attuazione nuove opportunità per alcuni giovani in situazione difficile: ben prima che il governo nazionale stabilisse, come ha fatto con l’ultimo decreto “cresci-Italia”, di assegnare i beni confiscati alla mafia a giovani, perché li utilizzassero nell’ambito del turismo, noi abbiamo assegnato una villa in piano Cannata alla realizzazione di un B&B e laboratorio artigianale di ceramica.


Nell’APQ giovani che ha come capolfila il comune di Enna, infatti, è stata finanziata un’attività laboratoriale per persone afflitte da dipendenze e la realizzazione di un B&B che verrà gestito da una cooperativa sociale.


Il servizio obbligatorio di ricovero dei minori su disposizione del giudice minorile ha visto, soprattutto nell’ultimo anno, un’accelerazione delle attività di deistituzionalizzazione e di trasferimento verso strutture a carico regionale, per ridurre i costi a carico del Comune.






Per ampliare l’offerta di servizi, abbiamo chiesto ai nostri concittadini il 5 per mille a favore delle fasce di popolazione più bisognosa ed essi hano risposto in maniera egregia: con le dichiarazioni dei redditi 2010, ben 791 cittadini hanno scelto di destinare il 5 per mille delle proprie tasse per le attività sociali promosse dal Comune di Piazza Armerina. I 13 mila euro raccolti, utilizzati per progetti a sostegno di famiglie con disabili o di ex detenuti, rappresentano oltre il 60% dell’importo destinato al 5 per mille in provincia di Enna, se si considera che nel capoluogo sono stati raccolti solo 2.500 euro e 9.226 euro nei restanti diciotto comuni dell’ennese. Non mi sembra che questo sia un segnale di sfiducia nei confronti delle politiche sociali del comune.






Ma i più importanti risultati, innovativi ed estensivi dei servizi erogati, sono stati ottenuti nell’ambito del PIST “Centro Sicilia”. Sono, infatti già finanziati il centro diurno per malati di alzheimer che darà una risposta definitiva alle famiglie, sempre più numerose, che devono confrontarsi con le sempre più diffuse demenze senili e il centro Maria Maddalena, ancora in un bene confiscato, ma in contrada Polleri, dove verrà realizzato uno dei primi centri in Sicilia di supporto alle donne vittime della violenza e ai loro bambini e che sarà gestito da giovani donne di Piazza che abbiamo formato lo scorso anno. E quello che è importante è che questa struttura di livello territoriale non solo ha ottenuto il finanziamento, classificandosi al primo posto nella graduatoria regionale relativa al bando, ma vede finanziata anche l’attività di start-up del servizio, che comprende anche l’avvio di attività artigianali per rendere le donne ricoverate indipendenti dal punto di vista economico.






Con il piano di Zona sono state coinvolte numerose realtà del terzo settore e si è rafforzata la cooperazione con gli altri comuni del distretto socio-sanitario 24 e con l’ASP, mentre il PdZ ha ottenuto la premialità che, come previsto, servirà a garantire per tre anni il centro diurno a supporto dei diversamente abili e altre attività.






E ancora per i giovani – come affermato nel programma – e, in particolare, per quelli in condizioni di disagio e che hanno, più di altri, difficoltà a entrare in un mondo del lavoro che, in questa fase storica più di prima, appare impermeabile proprio all’ingresso di nuovi lavoratori, abbiamo costruito il progetto AREGI per quindici borse lavoro rivolte a giovani compresi tra 16 e 24 anni. Attualmente i ragazzi, dopo la formazione, stanno lavorando presso attività commerciali e artigianali e, alla fine del percorso che sarà durato 15 mesi, avranno acquisito una professionalità che potranno spendere nel lavoro dipendente o avviando una propria attività.






È palesemente falso che le prestazioni economiche dei lavoratori dei cantieri di servizio siano state sospese per volontà del Comune, poiché è vero il contrario: la Regione ha necessità, per ovvi motivi di discontinuità nelle prestazioni, di creare una pausa tra il finanziamento di ciascuna annualità e quello della successiva. Periodo di interruzione che, quando è stato possibile, abbiamo ridotto con la sapiente gestione del servizio da parte dell’ufficio e con interventi del Comune.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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