lunedì 13 febbraio 2012

Nigrelli pensiero: Area artigianale


Sull’area artigianale

Con raro senso del ridicolo, i segretari politici che hanno scritto il testo della mozione rimproverano che l’area artigianale,  che avrebbe dovuto essere realizzata in pochi mesi,  è ancora in attesa delle opere infrastrutturali ed è ancora in corso l’assegnazione dei lotti.


Nel programma è scritto: “Nella prima seduta di Giunta Municipale verrà affidato all’Ufficio Tecnico l’incarico della progettazione esecutiva delle opere di urbanizzazione dell’area artigianale e della realizzazione dei capannoni previsti. L’attuazione sarà perseguita o con la partecipazione ai bandi specifici che verranno emanati dalla Regione oppure, per maggiore celerità, con il coinvolgimento diretto di consorzi di artigiani e imprese interessati”.

Esattamente quello che abbiamo fatto, ecco perché questa, che è la prima affermazione specifica sul programma, dà la cifra di quale sia l’impostazione del documento: pieno di dati falsi, di capovolgimenti della realtà, di interpratazione capziose.

Ricordo a tutti che l’area artigianale è stata richiesta dalla metà degli anni Ottanta dalla categoria che rappresentava e ancora rappresenta un comparto importante dell’economia cittadina. Chi governava la città in quegli anni, tra cui alcune delle eminenze grigie che muovono i fili dei giovani segretari-travicelli dei partiti che hano promosso la mozione, ignari del passato e incapaci di pensare il futuro, inserirono nel vecchio PRG un’area irrealizzabile in contrada Centova.
Da quel momento, era il 1985, gli artigiani piazzesi chiesero aree davvero realizzabili e con altre caratteristiche e nel 1993, sotto la guida del compianto Franco Ferrara, avanzarono la proposta delle mini aree tra cui quella di contrada Bellia. Tutti i consiglieri di allora votammo a favore, ma gli amministratori che si sono succeduti non resero attuali quelle indicazioni. Il PRG avviato nel 1995 e giunto a termine nel 2010 previde finalmente la grande area artigianale di contrada Bellia.
Nella mia breve esperienza assessoriale del 2002, proprio per dare attuazione alla volontà degli artigiani, feci in modo che il piano particolareggiato dell’area artigianale venisse anticipato rispetto al nuovo PRG e approvato dal Consiglio comunale in variante rispetto al precedente PRG. Così guadagnammo quattro anni; infatti, il Piano particolareggiato fu approvato dall’assessorato regionale nel 2006, quattro anni prima del PRG.
Ma mentre io avevo corso, mentre il centro sinistra aveva scommesso sull’area artigianale, il centro destra aveva congelato tutto. Tra il 2006 e il 2008 la Regione pubblicò due bandi per le aree artigianali, ma il comune di Piazza Armerina non partecipò e qualcuno dei firmatari della mozione era assessore di quella amministrazione.

Nella prima seduta della mia Giunta, l’11 luglio 2008 la seconda delibera affidava all’UTC il compito del progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione che veniva presentato nell’ottobre dello stesso anno, con qualche giorno di anticipo rispetto ai termini di scadenza. Dopo un errore da parte dell’Assessorato che aveva escluso il progetto, corretto grazie al tempestivo intervento dell’assessore Guccio, il progetto è stato inserito nella graduatoria pubblicata con il D.D.G. n. 1884/3S del 06/07/2009 e finanziato con il decreto 2151 del 29 ottobre 2010. A marzo 2011 è stato presentato il progetto esecutivo.
Il decreto 2655 del 16 giugno 2011 sancisce il finanziamento del progetto esecutivo. Esso viene approvato dalla Corte dei conti trenta giorni dopo e arriva sul mio tavolo il 16 agosto 2011.
Quindi il bando di gara e l’espletamento che si è concluso il 24 gennaio scorso con l’aggiudicazione a un’impresa di Modica, mentre una commissione ha assegnato i primi otto lotti alle imprese che ne hanno fatto richiesta in base allo specifico bando pubblicato in contemporanea.
QUESTI SONO I FATTI. Quello che c’è scritto nella vostra mozione di sfiducia è semplicemente falso.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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