Anche sull’argomento della
raccolta dei rifiuti il documento presentato per la mozione afferma cose false.
Il collasso del sistema degli ATO rifiuti in Sicilia, con pochissime eccezioni
tra le quali, purtroppo, non c’è quella di Enna, è sotto gli occhi di tutti
coloro che quotidianamente leggono i giornali.
In una fase in cui l’ATO è in
liquidazione, in cui Siciliambiente è in liquidazione, siamo riusciti a
mantenere la città in condizioni dignitose, soprattutto se rapportate a quelle,
per esempio, del nostro capoluogo. Il personale del cantiere di Piazza è sempre
stato ed è regolarmente pagato; è stato sottoscritto un atto in cui è stato
concordato in contraddittorio il costo del servizio per il 2009 e il 2010; sono
stati acquistati dal Comune circa 80 nuovi cassonetti per fare fronte
all’impossibilità dell’ATO di integrare o sostituire quelli esistenti.
Le forme sperimentali sono
state poste in essere e hanno avuto un notevole successo come quando nel 2009
sperimentammo il codice a barre per il mercato settimanale, ma la struttura
consortile non ci ha consentito di trasformare quella sperimentazione in azione
costante.
Per tutti questi motivi,
oltre che per la opacità che caratterizza la situazione economica e la evidente
incapacità tecnica dell’ATO Ennaeuno e di Siciliambiente, proprio nelle ultime
settimane, essendosi presentata per la prima volta in una ordinanza del
commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, la possibilità di modificare
i perimetri degli ATO per progetti sperimentali, abbiamo avviato un confronto,
in fase molto avanzata, con l’ATO CL2, mirato a verificare se ci siano le
condizioni per offrire senza aggravio di costi e senza modifica dei livelli
occupazionali, un servizio al passo con le necessità della nostra comunità. Il
progetto presentato e che vi è stato sottoposto garantisce il 35% di
differenziata con il sistema “porta a porta” entro 5 mesi. È un progetto
migliorabile che vi avevo chiesto di esaminare in Consiglio entro il 10
febbraio, data ultima entro la quale è consentita la presentazione di progetti
sperimentali. Ve lo avevo chiesto nell’interesse della nostra comunità perché
occorreva approfondire l’opportunità offerta e lo si poteva fare senza
ritardare in maniera significativa la discussione di oggi, ma spostandola di
tre o quattro giorni.
Non lo avete voluto fare e,
se oggi non verrà approvata una proroga del termine, avrete VOI la
responsabilità di non avere neanche voluto tentare la riorganizzazione,
l’efficientamento, la modernizzazione del servizio della raccolta dei rifiuti.
QUESTA E’ LA VERITA’.
Abbiamo seguito e stiamo
seguendo il percorso indicato nel programma, nel rispetto della normativa
vigente.