Facendomi interprete delle preoccupazioni delle
popolazioni della mia Diocesi di Piazza
Armerina mi permetto scriverLe questa lettera.
Lo scorso anno
ho già preso posizione per il ridimensionamento degli Ospedali di Piazza
Armerina , Niscemi, e Mazzarino. Adesso si aggiunge la soppressione del reparto di maternità dell’Ospedale Chiello e il suo
ridimensionamento, che dai cittadini di Piazza e dei paesi vicini è visto,
anche per motivi psicologici e storici, come un evento negativo per il diritto
alla salute.
Non è mio compito suggerire soluzioni tecniche ,
organizzative o finanziarie , che competono a Lei e agli altri funzionari delle Istituzioni pubbliche
responsabili della sanità, ma mi permetto invitarLa a fare il possibile per tutelare e promuovere
il pieno rispetto del diritto a strutture sanitarie qualitativamente efficienti
a misura d’uomo , che garantiscano ai cittadini il fondamentale diritto alla
salute e siano vicine ai bisogni delle persone. Si tratta di coniugare eticità,
efficienza, efficacia, economicità, come Le dicevo lo scorso anno a
Caltanissetta. L’eticità della sanità, come valore primario, presuppone una
ridefinizione di una sanità dei fini che punti sulla centralità della persona
malata e non solo sulle risorse
economiche.
Sono molto legato a questo Ospedale, che è stato
fondato e dotato di beni dal sacerdote
Michele Chiello e che per quasi un trentennio è stato guidato dal Vicario
generale della Diocesi mons. Salvatore Alessi, che per consentire la creazione
di un nuovo padiglione ha concesso in enfiteusi un fabbricato della Cattedrale
e che dopo essere stato abbandonato in mano ai vandali assieme al Convento
francescano, è stato riacquistato dalla nostra Diocesi dall’ASP di Enna. Nelle
mie visite agli ammalati del nuovo ospedale incontro persone non solo di Piazza
Armerina e dei paesi vicini dell’ennese(Aidone,Valguarnera, Barrafranca,
Pietraperzia), ma anche della provincia di Catania(Mirabella, san Cono, Raddusa,
Ramacca) e di Caltanissetta(Mazzarino, Niscemi). Faccio presente inoltre
che ogni anno transitano per Piazza
Armerina circa 600.000 turisti che visitano la Villa del Casale e che si
spera aumentino con l’arrivo della
Venere ad Aidone.
Mi permetto chiederLe
un coinvolgimento maggiore dei diretti interessati(malati, operatori
sanitari, Enti locali) nelle difficili scelte di politica sanitaria.
Auspico che questi problemi siano risolti con il dialogo sereno e costruttivo e il
contributo di tutti al bene comune.
Nel ringraziarLa per la cortese attenzione che vorrà
prestare a questo scritto, Le porgo distinti ossequi.
+ Michele Pennisi, Vescovo di Piazza
Armerina
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Ill.mo Dr. Massimo RUSSO
Assessore Regionale alla
Sanità
della Regione Siciliana
PALERMO