lunedì 13 febbraio 2012

Il vescovo Pennisi scrive a Massimo Russo per salvare il Chiello.


Facendomi interprete delle preoccupazioni delle popolazioni della mia  Diocesi di Piazza Armerina mi permetto scriverLe questa lettera.
 Lo scorso anno ho già preso posizione per il ridimensionamento degli Ospedali di Piazza Armerina , Niscemi, e Mazzarino. Adesso si aggiunge la  soppressione del reparto di  maternità  dell’Ospedale Chiello e il suo ridimensionamento, che dai cittadini di Piazza e dei paesi vicini è visto, anche per motivi psicologici e storici, come un evento negativo per il diritto alla salute.

Non è mio compito suggerire soluzioni tecniche , organizzative o finanziarie , che competono a Lei e  agli altri  funzionari delle Istituzioni pubbliche responsabili della sanità, ma mi permetto invitarLa  a fare il possibile per tutelare e promuovere il pieno rispetto del diritto a strutture sanitarie qualitativamente efficienti a misura d’uomo , che garantiscano ai cittadini il fondamentale diritto alla salute e siano vicine ai bisogni delle persone. Si tratta di coniugare eticità, efficienza, efficacia, economicità, come Le dicevo lo scorso anno a Caltanissetta. L’eticità della sanità, come valore primario, presuppone una ridefinizione di una sanità dei fini che punti sulla centralità della persona malata e non solo  sulle risorse economiche.
Sono molto legato a questo Ospedale, che è stato fondato  e dotato di beni dal sacerdote Michele Chiello e che per quasi un trentennio è stato guidato dal Vicario generale della Diocesi mons. Salvatore Alessi, che per consentire la creazione di un nuovo padiglione ha concesso in enfiteusi un fabbricato della Cattedrale e che dopo essere stato abbandonato in mano ai vandali assieme al Convento francescano, è stato riacquistato dalla nostra Diocesi dall’ASP di Enna. Nelle mie visite agli ammalati del nuovo ospedale incontro persone non solo di Piazza Armerina e dei paesi vicini dell’ennese(Aidone,Valguarnera, Barrafranca, Pietraperzia), ma anche della provincia di Catania(Mirabella, san Cono, Raddusa, Ramacca) e di Caltanissetta(Mazzarino, Niscemi). Faccio presente inoltre che  ogni anno transitano per Piazza Armerina circa 600.000 turisti che visitano la Villa del Casale e che si spera  aumentino con l’arrivo della Venere ad Aidone.
Mi permetto chiederLe  un coinvolgimento maggiore dei diretti interessati(malati, operatori sanitari, Enti locali) nelle difficili scelte di politica sanitaria.
Auspico che questi problemi siano risolti  con il dialogo sereno e costruttivo e il contributo di tutti al bene comune.
Nel ringraziarLa per la cortese attenzione che vorrà prestare a questo scritto, Le porgo distinti ossequi.


+ Michele Pennisi, Vescovo di Piazza Armerina


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Ill.mo Dr. Massimo RUSSO
Assessore Regionale alla Sanità
della Regione Siciliana
                             PALERMO

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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